L’Internet Safety Act flirta con il decreto Pisanu
23/02/2009 07:00 CET
Se dovesse passare una legge sulla sicurezza dei minori collegati al web sarebbe molto più difficile condividere l'accesso a Internet da postazioni Wi-Fi in USA. Strizzatina d'occhio al decreto Pisanu italiano.
Se dovesse passare una legge sulla sicurezza dei minori collegati al web sarebbe molto più difficile condividere l'accesso a Internet da postazioni Wi-Fi in USA. Strizzatina d'occhio al decreto Pisanu italiano.
Il convitato di pietra all'annuncio del nuovo progetto di legge statunitense sull'accesso a Internet era Beppe Pisanu (al centro nel fotomontaggio che vedete accanto), l'ex ministro e ora senatore, responsabile del decreto 155 "anti-terrorismo" recentemente prorogato a tutto il 2009.
Come sottolinea CNET negli Stati Uniti ha iniziato il suo percorso verso l'approvazione la proposta di legge "Internet safecty act" di John Cornyn al Senato (a sinistra nella foto) e Lamar Smith alla Camera dei rappresentanti (a destra nella foto), tutti e due puntano a modificare il title 18 del codice federale.
Con le rispettive proposte di legge, la S.436 e la H.R.1076, i due repubblicani texani vogliono che i log degli accessi a Internet, wireless e wired, siano mantenuti dagli ISP e da chiunque condivide un hotspot con DHCP nei database, per due anni, mettendoli a disposizione della polizia ove necessario. Attualmente i tempi richiesti sono di tre mesi estendibili a sei se un tribunale ne fa richiesta. Roba da niente confronto a quello che succede nel nostro paese. "Dilettanti" direbbe il nostro senatore sardo, che ora si occupa di altro.
Naturalmente in Italia, dove la minaccia terroristica può essere considerata inferiore rispetto agli Stati Uniti o all'India, abbiamo la più restrittiva delle leggi sull'accesso a Internet da luoghi pubblici, quella che tutti criticano ma che nessuno si azzarda a contestare con misure efficaci. Tuttavia in USA la "scusa" non è quella della minaccia terroristica ma la salvaguardia dei minori.
Se i democratici USA non si faranno affascinare da queste proposte di legge, le suddette non passeranno vista la maggioranza "blu" nelle due camere di Washington. Comunque i democratici ci avevano già provato senza successo quando c'era George W. Bush (36esimo miglior presidente USA su 42) alla Casa Bianca.
La figlia dell'ex candidato della destra statunitense, la 24enne Megan McCain, sul suo blog sostiene l'ipotesi che il Partito Repubblicano non capisca niente di Internet. Il post si conclude con questa esortazione: "finché il Partito Repubblicano non entrerà nel XXI secolo ed imparerà a sfruttare Internet i suoi iscritti invecchieranno mentre i giovani americani troveranno una miglior accoglienza dall'altra parte".
In Italia abbiamo un approccio più bipartisan all'ignoranza del web.