L’innominabile e gli argomenti tabù per iTunes
07/05/2010 23:00 CET
Puritanesimo che sconfina nel ridicolo e tracima nel danno. Ad Apple vogliono censurare ma, poiché si occupano poco delle lingue straniere e di cosa succede nei vari paesi dove operano, rischiano casi come questo.
Il nuovo sito di Luca Sofri, Il Post, ha scoperto una curiosa situazione tra i podcast presenti su iTunes.
La “pruderie automatica” non funziona, se a Cupertino hanno ancora esseri umani che conoscono l’inglese e pure lo slang americano vien da chiedersi se gente di altre lingue e culture ha un piccolo cubicolo e lavora sodo. Sarebbe utile, non solo per mettere le lettere accentate ai posti giusti o per ricordarsi che esiste l’Austria, da qualche parte.
Non bastavano gli attacchi che hanno colpito l’ala finiana del PdL (ci estraneiamo da qualunque giudizio politico), uno dei rappresentanti di questo partito di maggioranza è censurato anche da Apple. Il podcast della trasmissione “Otto e mezzo” è stato censurato da Apple 4 volte ed il cognome Bocchino è stato trasformato in B******o per ben 3 volte, come anche P*******a nel caso di una precedente puntata sulla pedofilia.
Finché Apple si limitava a trasformare un famoso successo musicale di Marco Masini in “V********o” passi, ma qui si elimina un cognome perché potrebbe voler dire qualcos’altro, oppure di un certo tema non si può nemmeno parlare seppur di grande e triste attualità. E se poi accostiamo Bocchino a Verga le battute da Bagaglino fioccano… l’autore de “I Malavoglia” era già stato censurato l’anno scorso, con le stesse ridicole modalità, in V***a.
Ma come ragiona chi ha inventato questo sistema e lo ha lasciato impazzire a briglia sciolta?
Insomma ecco l’innominato del terzo millennio presente negli studi de La7, lo scorso mercoledì 5 maggio. Chissà se ha saputo che non solo viene emarginato dal suo partito ma anche da Apple, magari dopo anni di risatine dei compagni sotto ai banchi delle medie.
Ma no, non basta. Nella trasmissione di Italia Uno “La pupa e il secchione” di domenica 2 maggio lo stesso personaggio è stato al centro del “Zucca quiz” tra il conduttore ed una concorrente, con il pubblico pagato a sganasciarsi dalle risate.
Per vedere tale Francesca mentre tenta di indovinare il nome del politico raffigurato sul grande schermo alle loro spalle bisogna andare al minuto 59 dello streaming di Mediaset. Vi toccherà ascoltare “è un bolognese sporcaccione”.