L’impazienza dell’iCloud “d’autunno” fa brutti scherzi ad Apple
03/10/2011 07:02 CET
“Funziona e basta!” ma oggi è ancora troppo presto, nonostante qualche messaggio sia già stato spedito agli utenti dei prodotti Apple con relativo Apple ID.
E’ autunno da oltre 1 settimana (anche se il bizzarro meteo inganna), ogni momento è buono per svelare il cloud di Apple.
Lo attendiamo dal WWDC dello scorso giugno, ormai non dovrebbe mancare molto alla nascita di iCloud.
O l’azienda di Cupertino sfrutterà il lancio dei nuovi iPhone, atteso per domani sera, oppure si tratta comunque di pochi giorni per sapere quando partirà ufficialmente l’erede (un po’ orfano) di MobileMe.
Apple ha ormai pieno possesso di iCloud e finora lo ha fatto provare in versione beta solo agli sviluppatori autorizzati, registrati ed obbligati al silenzio. Ovvero tutti quelli che hanno già fatto uscire le indiscrezioni del caso.
Venerdì un lettore di AppleInsider ha però già ricevuto il benvenuto ad iCloud (lo vediamo a fondo pagina). Non è ancora ufficialmente aperto al pubblico il sistema di sincronizzazione facile dei contenuti tra dispositivi e l’apposito URL ancora non funziona.
La “nuvola” potrebbe essere una rivoluzione, combinata con l’imminente iOS 5 per iPad/iPhone/iPod touch.
Ricordiamo che gli attuali abbonati a MobileMe continueranno ad usare iCloud gratuitamente (al massimo fino a giugno 2012) con soglia elevata a 20 GB di storage, tutti gli altri avranno 5 GB gratis su iOS 5, poi saranno in vendita 3 livelli di storage aumentato (10 GB per 16 euro/anno, 20 GB per 32 euro/anno e 50 GB per 80 euro/anno, cifre non ufficiali e comunque antecedenti al’aumento dell’IVA al 21%), che in ogni caso non sarà mai eroso dai contenuti multimediali comperati da iTunes/App/iBookstore.