Leopard su ZFS: non sa scrivere, ma legge
13/06/2007 07:00 CET
Il CEO di Apple non ha mai gradito questo scavalcamento.
Non sappiamo se anche nel caso del filesystem ZFS – Zettabyte File System sia successo qualcosa di analogo, visto che il CEO di Sun, Jonathan Schwartz, a poche ore dal keynote di lunedì scorso di Steve Jobs, aveva rivelato che ZFS avrebbe fatto parte di Leopard. Non il sistema di default ma uno di quelli disponibili.
Sta di fatto che Apple non ha annunciato ZFS tra le 10 novità pubbliche del prossimo Mac OS X. Qualcuno ha pensato che ZFS potesse comunque rientrare nelle 290 novità non rese pubbliche.
Invece no, ZFS non sarà "il" filesystem del prossimo sistema operativo di Apple. Per lo meno non come tutti se l'aspettavano.
InformationWeek aveva intervistato Brian Croll, a capo del marketing di Mac OS X, che aveva rivelato "ZFS non c'è nel Mac OS, Apple non ha mai dichiarato che ci sarebbe stato".
Secondo la mailing list di OpenSolaris il responsabile dello sviluppo del filesystem del Mac OS, Chris Emura, era invece al lavoro su ZFS da almeno 14 mesi.
A poche ore di distanza dal primo articolo eccone un altro di InformationWeek che riporta una precisazione di Apple: "ZFS sarà disponibile in una opzione limitata e comunque non il filesystem di base di Leopard, sarà una versione a sola lettura".
Avete presente i volumi formattati da Windows NT? Il Mac li riconosce e si può vedere il contenuto ma non ci si può mettere nessun file.
Secondo sviluppatori di Apple, che celano dietro a nickname la propria identità, lo ZFS è usato in Leopard di Apple come lo è da Solaris di Sun, ovvero non per il volume di boot. Tra i tipi di RAID supportati ci sarebbe il nuovo RAID-Z, basato appunto su ZFS.
I volumi ZFS @ 128 bit forse potranno un giorno essere anche scritti dai sistemi ad alta capacità di storage di Apple, come Xserve, ma come già sappiamo Apple non preannuncia (se non vuole, ndr) prodotti o soluzioni future.