Lenovo deve tagliare e licenziare

08/01/2009 10:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Dal 30 al 50% in meno di stipendio ai dirigenti e 2.500 impiegati senza lavoro in tutte le sedi mondiali della società di computer che ha ereditato il business dei PC di IBM.

Dal 30 al 50% in meno di stipendio ai dirigenti e 2.500 impiegati senza lavoro in tutte le sedi mondiali della società di computer che ha ereditato il business dei PC di IBM.
 
Anche i cinesi di Lenovo sono in crisi ed hanno deciso che è necessaria una dolorosa riduzione di personale e ribasso degli stipendi dei dirigenti.

L'11% della forza lavoro di Lenovo, quarto produttore mondiale di computer, resterà a casa. Si tratta di 2.500 impiegati distribuiti nelle varie sedi mondiali che nel primo trimestre del 2009 non timbreranno più il cartellino.

I dirigenti di Lenovo vedranno ridotti gli stipendi per cifre che vanno dal 30 al 50%, per non parlare di bonus e premi.

Le divisioni autonome asiatiche saranno riunite in Lenovo APR – Asia Pacific Russia.

Lenovo prevede che questa ristrutturazione possa far risparmiare 300 milioni di dollari entro il marzo 2010. L'operazione costerà 150 milioni di dollari. Via Scott DiValerio, finora a capo di Lenovo Americas ed al suo posto arriverà Rory Read.

"Tre anni dall'integrazione dei PC di IBM sono stati un successo ma nell'ultimo trimestre le performance di vendita sono state deludenti, dobbiamo attuare queste misure per rimanere efficienti in un periodo di incertezza economica" è stato il commento del CEO e presidente William Amelio.



setteB.IT – la settimana digitale vista dall'utente mac