L’embrione del Palm OS in salsa Linux è pronto

27/10/2008 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001I giapponesi lo installeranno a breve negli smartphone locali, se anche Palm vorrà finalmente rinnovare il suo sistema operativo lo vedremo presto.

I giapponesi lo installeranno a breve negli smartphone locali, se anche Palm vorrà finalmente rinnovare il suo sistema operativo lo vedremo presto.
 
05010b_alpAll'Access Day di Tokio, settimana scorsa, Access ha presentato ALP – Access Linux Platform 3, il successore di Garnet OS, creato su una base open source dalla società giapponese che ha rilevato le attività di PalmSource.

Se Access Linux Platform mini è disponibile subito per smartphone, MID e navigatori satellitari (con almeno 32 MB), il fratello maggiore (che necessita di almeno 128 MB) è il sistema operativo del futuro dal quale potrebbe derivare l'OS per i dispositivi di Palm, quelli che ancora non si sono fatti affascinare da Win Mobile.
 
L'interfaccia di ALP 3 è una moderna evoluzione, non tanto diversa da quella adottata da iPhone ed Android, per non parlare di BlackBerry.
 
ALP 3 aderisce alle specifiche di LiMO Foundation, quindi potranno girare applicazioni studiate per Linux oltre che quelle per Garnet OS. Per ALP mini il supporto a Linux non è pieno.
 
Il carrier giapponese NTT DoCoMo ha già fatto sapere che nella prima metà del 2009 alcuni smartphone FOMA di Esteemo, NEC e Panasonic sostituiranno il sistema operativo MOAP/L con ALP 3.
 
Forse Palm dovrà prendere una chiara e rapida decisione sul suo prossimo sistema operativo, per uscire dall'empasse in cui si trova da tempo.

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