Le foto? Meglio stampate che in file digitale
09/07/2008 14:30 CET
Sembra eterno un file digitale, ma il problema è il supporto di registrazione. Che sia ottico (CD/DVD) o magnetico (hard disk o memorie flash) il drive sul quale immagazzinare file digitali è a rischio e non possono essere considerati al sicuro nel tempo. La vita media di un CD/DVD sarebbe di 5 anni, tanto più se masterizzati con laser consumer e non industriali. Siamo pronti a perdere i ricordi o la nostra storia?
La minaccia viene sottolineata da Epson Italia, certamente interessata nel business delle stampanti, inchiostri e carte per le fotografie fatte in casa. Ecco il suggerimento dell'azienda giapponese: per essere certi di mantenere nel tempo i tutte le immagini che testimoniano il nostro passato, è necessario avere una copia stampata. Abbiamo le foto dei nostri avi, non avremo quelle dei nostri figli e delle nostre vacanze.
Oggi si scatta a ripetizione con la fotocamera digitale o il telefonino, quando la scheda è piena si riversano i file sul computer e infine, ma sono pochi quelli che lo fanno, si crea un CD o un DVD, convinti di aver così assicurato l'immortalità ai nostri ricordi.
Guasti o smagnetizzazioni sarebbero dietro l'angolo.
Ma quanto dura una stampa? Dipende da alcuni fattori come il tipo di carta e gli inchiostri, l'esposizione alla luce solare, la cornice con vetro normale o anti-UV, etc. Le foto stampate con le inkjet possono durare 8/9 mesi, con carte ed inchiostri professionali (Epson suggerisce Claria o, ancora meglio, DURABrite) possono raggiungere i 97/105 anni, se si aggiunge un filtro UV allora la durata sale a 133/185 anni. Conservate in un raccoglitore al buio si possono rivedere anche tra 185/300 anni.