La video-intervista di Steve Jobs al D5
31/05/2007 07:00 CET
E’ online una sintesi video di 10 minuti dell’incontro con Walt Mossberg del Wall Street Journal. Il CEO di Apple spiega i suoi tre business e l'”hobby”. Aggiornato.
Dalla conferenza D5 ecco il video da 10 minuti che sintetizza gli argomenti trattati nell’intervista tra Walt Mossberg del Wall Street Journal e Steve Jobs di Apple avvenuta ieri all’ora di pranzo (in California).
Il padrone di casa chiede cosa abbia significato il cambiamento del nome da Apple Computer ad Apple? La parola “computer” non c’è più ed allora in molti si chiedono se Apple ha ancora il Mac tra le sue priorità. “Noi abbiamo tre business e un hobby: il Mac, che noi amiamo fare, la musica e la telefonia, nel quale siamo appena entrati. Poi c’è Apple TV, ci stiamo provando anche noi in un campo dove molti hanno fallito. I settori del Mac e della musica valgono 10 miliardi di dollari ciascuno”.
-Mac-
Mossberg chiede come vada il business di Apple e Jobs coglie l’occasione per snocciolare un dato interessante: “da quando abbiamo iniziato la transizione verso i processori Intel le vendite mondiali del Mac crescono ad un ritmo triplo rispetto alla crescita delle vendite degli altri computer; negli Stati Uniti va anche meglio, la crescita del Mac è prossima alle cinque volte tante quelle di PC”.
-iPhone-
“Ce l’hai qui l’iPhone?” chiede un curioso Mossberg che, come gli ha promesso Jobs, sarà presto omaggiato del nuovo telefono di Apple. Il CEO di Apple lo estrae (spento) per pochi istanti dalla tasca dei suoi jeans e dice che è il miglior iPod mai fatto finora… “certo, è anche il miglior telefono cellulare che noi abbiamo mai fatto” chiosa un divertito/divertente Steve Jobs. Insiste il giornalista del WSJ sulla data del rilascio, ma Jobs risponde con la frase standardizzata “late June” (a fine di giugno). “L’ultimo giorno di giugno?” chiede Mossberg e Jobs risponde “sì” ridendo.
Sul perché scegliere Cingular (Jobs non ha ancora mai parlato di AT&T in pubblico, è forse l’unico al mondo che ignora l’acquisizione del carrier di telefonia cellulare?) Jobs ha modo di spiegare che c’è stata reciprocità nella scelta e che lui di questo non si scorderà mai. Secondo il CEO di Apple Cingular ha scelto l’iPhone per due motivi: finora la musica sui cellulari è stata un’esperienza fallimentare e loro vogliono proprio fare qualcosa di buono in questo campo, per i loro clienti, con un iPod nel telefono questo potrà accadere; le reti 3G che si stanno costruendo devono valere la spesa e prima di ora accedere a Internet dai cellulari è stato molto difficile, la rete è sempre più larga ma i dispositivi non all’altezza. “La gente vuole il vero Internet non un baby Internet o un mini Internet” semplifica Jobs.
Che cos’è un iPhone? “E’ tre cose: il miglior iPod, un grandioso telefono cellulare e ‘Internet in your pocket’ per la prima volta” (Internet nel taschino di tutti).
La mancanza della tastiera sull’iPhone è una precisa scelta degli uomini di Cupertino e non importa molto ad Apple vedere che sia i BlackBerry che i Treo ne abbiano una. La scelta è caduta sulla tastiera virtuale: “scommetto una cena che ti piacerà” dice Jobs a Mossberg.
La combinazione tra un meraviglioso hardware e un software avanti di cinque anni sulla concorrenza fa dell’iPhone un prodotto vincente, dice Jobs: “nell’iPhone c’è un vero Mac OS X, un vero Safari, un vero applicativo di posta elettronica”. Incalza Mossberg: “se le cose stanno così allora altre applicazioni per OS X potrebbero funzionare nell’iPhone?” ma la risposta è negativa, “non sono state studiate per questo” spiega Jobs, che aggiunge poi “il problema principale è la sicurezza, noi non vogliamo vedere l’iPhone andare in crash come succede oggi a molti altri telefoni cellulari, siamo ‘apriremo’ l’iPhone agli sviluppatori con molta cautela, ci vuole un po’ di pazienza”.
Ricordando che all’ultimo Macworld Expo il CEO di Apple aveva ammesso che il 3G nell’iPhone era nella road map delle cose da fare, ecco una domanda sul tema da parte di Mossberg: “l’iPhone è un telefono che sfrutta le reti cellulari di generazione 2 e mezzo quando sono disponibili le reti 3G?” Risponde Jobs che la possibilità di collegarsi con l’iPhone agli hotspot Wi-Fi è molto più importante e che si stanno proliferando velocemente. Ecco quindi perchè qui in Europa siamo sempre più convinti che la “nostra” versione dell’iPhone sarà un 3G, nel Vecchio Continente la disponibilità di hotspot (soprattutto quelli gratuiti) è enormemente inferiore a quanto succede in USA, a maggior ragione le reti 3G sono molto più diffuse in Europa che nel nord America.
-Musica-
La “rivoluzione” della musica senza DRM è una nuova sfida per Apple. “Al momento è solo EMI l’etichetta che ha concesso i contenuti per iTunes in questa modalità ma contiamo, anche grazie a moltissime etichette indipendenti, che la metà di tutto il catalogo musicale possa essere disponibile senza DRM entro la fine dell’anno” è il commento di Steve Jobs in merito ad iTunes Plus.
Se iTunes possa essere considerato monopolistico Jobs risponde che la media delle canzoni comperate da iTunes e presente su ogni iPod venduto è di 25 canzoni, mentre ce ne sono centinaia che provengono da altre fonti. Il CEO di Apple definisce “ridicole” certe accuse.
Quando ai video nel piccolo schermo dell’iPod Steve Jobs ammette di essere stato scettico ma che invece la gente ha apprezzato.
Apple ha distribuito moltissime copie di iTunes, per Mac e per Windows. Ce ne sono in circolazione molto più di quanti iPod siano stati venduti finora. Mossberg insiste molto per avere qualche cifra e, dopo aver sudato le fatidiche sette camicie, il massimo che ottiene da Jobs è un “molto più di 300 milioni di download”. Apple è uno dei maggiori sviluppatori per Windows ed iTunes fa tutto da solo per connettere, per esempio, la Apple Tv o il prossimo iPhone, senza coinvolgere i vari settaggi del sistema operativo. Con una certa soddisfazione Steve Jobs osserva che iTunes “è forse il software per Windows favorito dai suoi utilizzatori… insomma è come se offrissimo un bicchiere di acqua bella ghiacciata a quei poveretti che stanno all’infermo”. Risata generale!
-Apple TV-
Unica dimostrazione di un prodotto Apple, dopo la fugace apparizione dell’iPhone personale di Jobs, è quella della Apple TV, ovvero l’hobby di Apple. Si parte con un trailer del prossimo film Pixar in uscita da Disney entro poche settimane: “Ratatouille”, trasmesso in streaming sullo schermo da una Apple TV. Poi è la volta di un brano di “The Office” un divertente spettacolo televisivo della NBC in vendita su iTunes Store per gli utenti statunitensi.
Ora però la novità, quella che già vi raccontavamo ieri sera: YouTube sulla Apple TV e quindi sul televisore di casa.
Mossberg, giustamente, fa notare che da YouTube i video sono spesso di ridotte dimensioni e si chiede se la Apple TV sarà in grado, in qualche modo, di ottimizzare la resa dei filmati sui grandi schermi, ormai sempre più popolari. In effetti Steve Jobs non fornisce una vera spiegazione, limitandosi a ricordare che “è più preoccupante la qualità di come vengano girati tanti filmati che poi si trovano su YouTube e che, comunque, Apple TV non è un set-top box o un suo sostituto, ma una specie di lettore DVD dell’era di Internet”.
Aggiornamento del 10/07/2007: L’intera intervista è disponibile qui.