La UE boccia lo scollegamento automatico dal web
05/11/2009 12:00 CET
Niente "tre avvisi e poi scollegamento", quello che hanno deciso in Francia non farà parte della nuova legislazione della UE.
Il
monito viene dalla Commissione Europea, sottolineando che il principio d'innocenza è sacro e che la colpevolezza va sempre dimostrata prima di prendere decisioni sulla sorte dei cittadini collegati ad Internet.
La riforma delle telecomunicazioni europee dovrebbe andare al voto finale ad inizio del 2010, sono 12 i punti fondamentali che la caratterizzano:
1) i cittadini europei hanno il diritto di cambiare operatore fisso/mobile in 1 giorno lavorativo, mantenendo il vecchio numero telefonico, i contratti minimi dovranno essere di 12 mesi, anche se quello iniziale di 24 mesi
2) i contratti con le telecom dovranno contenere chiara indicazione dei servizi minimi assicurati ed eventuali rimborsi
3) devono essere assicurati i diritti fondamentali dei cittadini sul web
4) libertà e neutralità della rete sono sacre e gli operatori non devono decidere che tipi di dati possono o non possono passare su Internet
5) la privacy è importante, saranno aumentati gli incentivi per proteggerla da spam ed altre intrusioni
6) il numero unico 112 dovrà essere adottato in tutti e 27 stati dell'Unione per sapere chi chiamare in caso di emergenza
7) le telecom avranno una maggiore indipendenza dai legislatori nazionali
8) la competizione sarà assicurata dal nuovo organismo BEREC – Body of European Regulators for Electronic Communications
9) l'armonizzazione dei servizi sarà concordata con progetti a lungo termine
10) le telecom dovranno separare (come è già successo in Gran Bretagna) i servizi dalla rete di comunicazione
11) il digital divide dovrà essere ridotto impiegando le radio-frequenze, dove portare la fibra ottica è troppo costoso, con la copertura del 3G e successive tecnologie
12) le reti in fibra ottica di prossima generazione andranno a sostituire i cavi di rame con efficienza inferiore