La licenza GPL non ha residenza nell’App Store: VLC in pericolo

01/11/2010 07:05 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Tra i litiganti quelli che potrebbero rimetterci saranno solo i possessori dei dispositivi mobile di Apple.
E’ nata una nuova diatriba tutta francese, con Apple accusata di aver infranto una licenza e gli utenti che potrebbero perdere uno straordinario strumento.

Rémi Denis-Courmont, lo sviluppatore di VideoLAN e sostenitore del software libero distribuito con licenze GPL – GNU General Public License, si è lamentato del lavoro di Applidium con l’applicazione “VLC Media Player“.

Il software, nato prima per iPad e poi per iPhone/iPod touch, è ancora regolarmente distribuito da App Store, ma secondo Denis-Courmont non dovrebbe esserlo perché VLC e tutti i suoi derivati sono basati sulla licenza GPL, che non ammette l’aggiunta del sistema anti-copia di Apple, pure se il costo del software è zero.

FSF – Free Software Foundation ha colto la palla al balzo ed ha sostenuto le tesi del padre di questo software, che legge file multimediali diversi da quelli supportati da Apple.

Settimana scorsa Denis-Courmont, dalla sede finlandese di Nokia, ha mandato ad Apple una nota formale di violazione della licenza. Se Apple dovesse decidere di togliere l’applicativo dal suo canale di distribuzione sarebbe certamente una perdita di risorse per chi possiede un iPad/iPhone/iPod touch.

Stando a quanto ha scritto Cult of Mac Applidium avrebbe così commentato su Twitter: “VLC non sparirà dall’App Store, certo sarebbe meglio che FSF ci chieda la nostra opinione prima di scrivere qualcosa di sbagliato su VLC”. Al momento questo cinguettio però non si trova.

44-09966b_vlcipad



setteB.IT – la settimana digitale vista dall'utente mac