La banda larga italiana è 22esima
28/05/2008 13:00 CET
L'OECD – Organisation for Economic Co-operation and Development ha pubblicato i dati sulla situazione della banda larga per l'accesso a Internet nei 30 paesi che aderiscono, Italia compresa.
Ecco la classifica generale stilata da OECD degli abbonati su 100 abitanti, tra parentesi la situazione di un anno prima:
1) Danimarca 35,1% [31,8%]
2) Olanda 34,8% [31,8%]
3) Islanda 32,2% [28,8%]
4) Norvegia 31,2% [27,4%]
5) Svizzera 31% [28,%]
6) Finlandia 30,7% [27,1%]
7) Corea 30,5% [29%]
8) Svezia 30,3% [26,4%]
9) Lussemburgo 26,7% [19,7%]
10) Canada 26,6% [23,6%]
11) Gran Bretagna 25,8% [21,5%]
12) Belgio 25,7% [22,3%]
13) Francia 24,6% [20,1%]
14) Germania 23,8% [17,1%]
15) USA 23,3% [20,2%]
15) Australia 23,3% [19%]
17) Giappone 22,1% [20,1%]
media OECD 20% [16,9%]
18) Austria 19,6% [17,2%]
19) Nuova Zelanda 18,3% [13,9%]
20) Irlanda 18,1% [12,1%]
21) Spagna 18% [15,1%]
22) Italia 17,2% [14,3% nel 2006, 11,8% nel 2005, 8,1% nel 2004, 4,1% nel 2003, 1,7% nel 2002 e 0,7% nel 2001]
23) Repubblica Ceca 14,6% [10,6%]
24) Portogallo 14,4% [13,5%]
25) Ungheria 13,6% [10%]
26) Grecia 9,1% [4,6%]
27) Polonia 8,8% [6,9%]
28) Slovacchia 7,6% [5%]
29) Turchia 6% [3,8%]
30) Messico 4,3% [3,6%]
Al dicembre 2007 gli abbonati ai vari servizi di banda larga sono aumentati a 235 milioni (+18%) dai 200 milioni dell'anno prima. La percentuale di penetrazione degli utenti sul totale degli abitanti passa dal 16,9% al 20%. Negli Stati Uniti si calcolano 69,9 milioni di abbonati alla banda larga. L'Italia è settima con 10,1 milioni, dietro a Giappone (28,3 milioni), Germania (19,6 milioni), Gran Bretagna (16,6 milioni), Francia (15,5 milioni) e Corea (14,7 milioni).
Quanto ai prezzi in Italia si va da un minimo di 15,37 euro a 34,67 euro al mese per un abbonamento in banda larga (il minimo è 3,70 euro della Svizzera ed il massimo 204,97 euro in Repubblica Ceca). Il prezzo per Mbit nel nostro paese va da 1,25 euro a 8,63 euro (il minimo è 0,08 euro del Giappone ed il massimo 126,19 euro in Australia).
E' stato il 2004 l'anno in cui gli abbonati in banda larga hanno superato quelli in dial-up telefonico.
OECD suggerisce ai governi dei vari paesi di stimolare maggiormente la competizione tra i fornitori di banda larga, promuovendo il passaggio alle linee in fibra ottica. In Italia la fibra ottica è solo il 3% di tutte le linee di collegamento in banda larga, come gli USA. Fanno meglio Giappone (40%), Corea (34%), Svezia (18%), Slovacchia (16%), Danimarca (9%), Norvegia (7%) e Repubblica Ceca (4%).