Jobs: l’associazione del Blu-ray fa offerte che noi rifiutiamo
03/01/2011 21:30 CET
Il taccheggio per poter usare i software ed il sistema di protezione anti-copia sono inaccettabili per Apple, ma l’azienda resta nell’assiciazione. A fare che cosa, non si sa.
Stando a quanto hanno riferito le fonti di MacBidouille il rapporto tra Apple e la Blu-ray Disc Association è quanto di peggio si possa immaginare.
Questa estate era ri-esploso il problema della mancanza del supporto di questo formato di disco ottico ad alta definizione nei Mac, sopperito dal CEO di Apple con l’uso di Internet (iTunes da un verso e YouTube dall’altro).
Ora sembra che Steve Jobs, in una riunione a Cupertino, abbia ribadito le sue critiche al governo del Blu-ray: le licenze dei software e del DRM sarebbero una sorta di rapina (80.000 dollari a Sony, 40.000 dollari a Sonic, 3.000 dollari per AACS e via di questo passo).
Nonostante una inspiegabile partecipazione di Apple all’associazione, l’azienda di Cupertino ancora non se ne va. Le fonti che riferiscono questa critica arrivano a dire che la Blu-ray Disc Association è assimilabile alla mafia (se i francesi ce lo consentono, noi scriviamo in minuscolo).