Italia 2009, più banda larga mobile ma sul fisso calma piatta
26/05/2010 21:00 CET
Si abbassano lentamente i costi delle telefonate ed aumenta di poco la penetrazione dei collegamenti in banda larga, meglio se fatti con modem wireless sulla rete cellulare.
La Commissione Europea ha pubblicato lo studio sull’avanzamento delle reti di comunicazioni nell’anno 2009, con Olanda e Danimarca al vertice della classifica sulla penetrazione della banda larga e percentuali oltre il 37%. La media dei 27 paesi della UE (la fibra ottica rappresenta solo un minimo dell’1,8 ed un massimo del 5% delle linee) aumenta di 2 punti al 24,8%, mentre l’Italia è stazionaria sotto questa quota al 20,6% (nel precedente report autunnale aveva il 19,8%), sempre alle spalle della Spagna, al non esaltante 18esimo posto.
Va meglio con il collegamento ad Internet dalla rete dati cellulare, l’Italia è sopra alla media UE con il 6,8% della popolazione, davanti alla Gran Bretagna. Il nostro paese è sempre settimo. Secondo i dati di marzo rilevati da Audiweb il 10,1% degli italiani raggiunge Internet con uno smartphone (+62,9% rispetto al 6,2% di 12 mesi prima).
Segno che qualcosa non va con le nostre telecom lo si intuisce dalla classifica dei giorni necessari al vecchio carrier per passare il proprio numero telefonico della rete fissa. L’Italia è all’ultimo posto con ben 15 giorni di attesa, in media. In Germania l’attesa è 0 giorni.
Il passaggio da un carrier di rete cellulare ad un altro è più agevole in Italia, al momento sono necessari 5 giorni, comunque oltre la media della UE di 4 giorni, c’è chi fa peggio ma non può essere una consolazione con la Germania che si vanta dello 0 anche in questo caso.
Infine il prezzo medio delle comunicazioni in voce su rete mobile è calato da 0,14 euro al minuto del 2007 a 0,13 euro al minuto nel 2008. In Italia si è passati da 0,11 a 0,10 euro al minuto, classificando all’ottavo posto il nostro paese per costi telefonici (il paese più costoso è Malta con 0,24 euro al minuto).
