Incentivi per i PC: vi spieghiamo come funzionano

17/02/2009 20:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Purtroppo il computer è assimilato a nuovo arredamento per stabili in ristrutturazione. Non è una visione molto esaltante del mezzo tecnologico ma meglio approfittare dei rimborsi, ove possibile: -20% sul prezzo d'acquisto.

Purtroppo il computer è assimilato a nuovo arredamento per stabili in ristrutturazione. Non è una visione molto esaltante del mezzo tecnologico ma meglio approfittare dei rimborsi, ove possibile: -20% sul prezzo d'acquisto.
 
E' d'obbligo un chiarimento su come funzionano gli incentivi decisi per far muovere l'economia italiana, piuttosto stagnante in questo periodo. Eccolo.

Si tratta di un modesto 20% di sconto rispetto al costo sostenuto per l'acquisto di un nuovo computer (non è distinto tra desktop o portatile), su un prezzo massimo di 10.000 euro. Le detrazioni dovranno essere spalmate su 5 anni e ad una precisa condizione: questi computer dovranno essere destinati ad un edificio dove sono in corso ristrutturazioni dal primo luglio 2008 in poi, quelle che godono di rimborsi pari al 36% (legge 448 del 2001).

Il computer deve essere pagato esclusivamente con bonifico (bancario o postale) riportante il codice fiscale/partita IVA dell'interessato al rimborso ed essere datato entro i tempi già annunciati, ovvero tra il 7 febbraio ed il prossimo 31 dicembre di quest'anno.

Il rimborso non avviene con uno sconto immediato nel negozio dove si compera il computer ma con detrazioni IRPEF da indicare sulla dichiarazione delle tasse, precisamente sui modelli Unico e 730.

L'opzione del rimborso sull'acquisto di nuovi computer è cumulabile con altri acquisti incentivati compresi nel pacchetto dei bonus previsti a livello governativo.

Facendo l'ipotesi dell'acquisto di un computer da 10.000 euro (per esempio un esagerato Mac Pro con due Intel Xeon quad-core @ 3,2 GHz, 16 GB di RAM, 4 x HD da 1 TB, scheda nVidia GeForce 8800 GT, 2 x Cinema Display da 20", mouse e tastiera wireless, scheda Wi-Fi, iWork '09, FileMaker Bento 2 e stampante HP C4590 per un totale di 9.995,93 euro) il rimborso sarà di 2.000 euro e quindi di 400 euro per anno.

Il sito dell'Agenzia delle Entrate non è aggiornato o, quanto meno, non precisa meglio, continuando ad indicare: "non rientrano nell'agevolazione di cui trattasi i telefoni a viva voce, gli schermi a tocco, i computer, le tastiere espanse. Tali beni, peraltro, sono inquadrabili nella categoria dei sussidi tecnici e informatici per i quali a certe condizioni è prevista la detrazione IRPEF del 19% in sede di dichiarazione dei redditi", che certo non diminuisce la confusione.

Nel weekend scorso abbiamo tentato di avere un riscontro di tali agevolazioni da parte di tutti i principali produttori di computer (Acer, Apple, ASUS, Dell, Fujitsu Siemens, HP, Lenovo, Olidata e Toshiba) ma solo tre ci hanno cortesemente risposto e di questo li ringraziamo per il loro contributo.

Alessandra Brambilla (vice president e general manager di HP Personal Systems Group): "l'informatica è una componente strutturale per la competitività del nostro sistema paese. Ad oggi, il tasso di penetrazione del PC nelle famiglie italiane e nelle piccole medie imprese è ancora inferiore rispetto al resto dell'Europa ma la scelta di investire nella tecnologia e nell'IT costituisce un importante passo avanti per far crescere la produttività e rilanciare il paese. HP ha già intrapreso iniziative che vanno in questa direzione, come ad esempio un programma di supervalutazione dell'usato rivolto sia agli utenti privati sia business. Seguiamo con particolare interesse le misure che il Governo sta adottando, cogliendo questa opportunità per studiare e attuare nuovi progetti dedicati a utenti e aziende".

Gianpiero Morbello (corporate vice president brand & communication di Acer Group): "in un contesto di generale sofferenza finanziaria, riteniamo un segnale estremamente positivo il fatto che anche la tecnologia venga considerata come un segmento importante per la ripresa economica. Il canale, che per noi è il solo mezzo di commercializzazione dei nostri prodotti e che è stato negli ultimi anni particolarmente sollecitato dalla riduzione dei margini, ne trarrà beneficio".

Enzo Biagini (general manager Apple Italia): "non abbiamo nulla da aggiungere o commentare".



setteB.IT – la settimana digitale vista dall'utente mac