Il web senza censure in Cina (solo per gli stranieri)

01/08/2008 10:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Un tira e molla vergognoso e poi il cedimento della Cina per i giornalisti internazionali. Potranno avere un accesso libero a qualunque sito. Per i cinesi tutto come prima, non sapranno niente che non sia gradito al governo.

Un tira e molla vergognoso e poi il cedimento della Cina per i giornalisti internazionali. Potranno avere un accesso libero a qualunque sito. Per i cinesi tutto come prima, non sapranno niente che non sia gradito al governo.
 
Speriamo che quella di oggi sia la verità: il presidente cinese Hu Jintao ha fatto riferire da Gunilla Lindberg, vice presidente del Comitato Olimpico, che la censura su Internet sparirà per quei giornalisti stranieri che sono a Pechino per seguire i Giochi Olimpici.

E' stata una settimana piena di incredibili menzogne, ritrattazioni, prese coscienza di una situazione spiacevole e, infine, una retromarcia dei burocrati cinesi.

Come vi raccontavamo martedì e mercoledì l'accesso al web da parte dei giornalisti stranieri era mutilato per argomenti non strettamente attinenti allo sport, prima il Comitato Olimpico aveva dichiarato che non ci sarebbe stata censura poi ha dovuto ammetterne l'esistenza ed infine rammaricarsi per una decisione conosciuta solo da pochi.

Il popolo cinese continuerà a non sapere nulla di argomenti che i governanti ritengono inopportuni (ovvero la "libertà"), ma almeno adesso pare che sia stata concessa una certa autonomia su quali siti andare a visitare sui computer dei giornalisti, forse però dovranno farlo da punti d'accesso autorizzati.

Piccoli passi verso la democratizzazione.

Invece sono arretramenti quelli che ci riporta il Washington Post. E' confermato che alle dogane degli Stati Uniti (varchi di confini, porti ed aeroporti) le autorità hanno il diritto di sequestrare ogni apparecchio elettronico con capacità di memorizzazione, dai laptop agli iPod per motivi di sicurezza. Saranno investigati tutti i sospetti, cittadini statunitensi e stranieri.



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