Il Texas non vuole Vista
03/04/2009 07:00 CET
XP può bastare per i 137.500 computer delle agenzie governative che ancora non sono passati a Vista. Ma ormai Windows 7 è in dirittura d'arrivo e potrebbe essere il prossimo update.
XP può bastare per i 137.500 computer delle agenzie governative che ancora non sono passati a Vista. Ma ormai Windows 7 è in dirittura d'arrivo e potrebbe essere il prossimo update.
Il senatore democratico texano Juan "Chuy" Hinojosa ha proposto un emendamento, durante il dibattito di mercoledì scorso, per impedire al suo stato di mettere a bilancio gli aggiornamenti al sistema operativo Windows Vista per i computer degli uffici governativi, perché "funziona male, mentre XP ha una buona reputazione e funziona bene".
"I problemi sono noti a tutti, ci sono arrivate molte segnalazioni che raccontano dei problemi di Vista" ha dichiarato il 63enne avvocato texano durante il dibattito (una registrazione lo dimostra dopo 4 ore e 44 minuti).
Computerworld ha raccolto la sdegnata reazione di Microsoft: "siamo sorpresi del trattamento discriminatorio che ha adottato il comitato finanziario dello stato del Texas, speriamo che la mozione sia rimossa". Non a caso l'azienda di Redmond ricorda in questa occasione che Microsoft dà da lavorare a 1.500 impiegati in Texas, chi ha orecchie per intendere, intenda.
Già 44 agenzie statali del Texas hanno aggiornato a Vista spendendo 6,1 milioni di dollari, finora queste potevano prendere le decisioni sul software in modo indipendente. Non è improbabile che i 137.500 computer che montano Windows vedranno (ove possibile) come prossimo sistema operativo Windows 7. Nel Texas sono in uso presso gli organismi statali 1.500 Mac mentre nelle scuole hanno una quota dell'11% sui 423.000 computer adottati.
Il budget del Texas per i prossimi due anni raggiunge i 182,2 miliardi di dollari e settimana prossima dovrà sorpassare la votazione finale, l'emendamento sarà riproposto da Hinojosa durante le audizioni.
