Il ritorno di Napster all’MP3
08/01/2008 21:00 CET
L'annuncio è arrivato ieri, in un momento molto favorevole all'MP3 privo di sistmi anti-copia, grazie ad una nuova visione delle major musicali.
Quando il fondatore Shawn Fanning aveva pensato la prima versione di Napster l'industria discografica tanto tuonò che bloccò lo scambio P2P di file MP3 e, dal 1999 al 2001, le vicende di questa azienda si trasferirono nelle aule di tribunali.
Dopo alcuni passaggi di mano l'ultimo proprietario Roxio ribattezzò Napster 2.0 l'ex servizio Pressplay. Il negozio online si dedicò al formato WMA – Win Media Audio, funzionante solo su Windows e con file ovviamente non compatibili con gli iPod.
Ora una nuova svolta per Napster.
Tutto il catalogo musicale si renderà disponibile in formato MP3, un processo che richiederà qualche mese. Per l'estate Napster venderà solo MP3.
EMI, UMG – Universal Music Group, WMG – Warner Music Group e, prossimamente, Sony BMG si sono convinti che le limitazioni del DRM stanno solo uccidendo il mercato.
Gli utenti degli iPod/iPhone avranno sempre maggior libertà di scelta sul negozio musicale dal quale comperare canzoni. Non più solo l'iTunes Store sarà la risorsa a disposizione, benché la meglio organizzata e disponibile in 21 nazioni oltre gli Stati Uniti, dove tutte le "soluzioni alternative" imperano ma che poco pensano al mercato internazionale.
Su iTunes Store le canzoni iTunes Plus (nel formato AAC, qualitativamente migliore dell'MP3, senza protezione anti-copia FairPlay), sono disponibili attualmente solo se fornite da EMI e da etichette indipendenti.