Il peso di Apple in Cina e le ambizioni future
03/10/2011 07:03 CET
Interesserà agli azionisti ma pure a chi vuole capire come la Cina sarà sempre più vicina.
Gioia e dolore la Cina, per il resto del pianeta industrializzato e non.
Questo è il paese che inquina (la voracità di energia è la priorità e non importa la qualità), il paese che attua lo schiavismo industriale (sostenuto da alcune aziende occidentali, che non si curano se le fabbriche vanno a fuoco), il paese che produce a basso costo quasi tutto (specialmente il falso) ed il paese che promette di comperare il debito altrui (o, per lo meno, fa promesse in tal senso).
Tra i paesi BRIC – Brasile, Russia, India e Cina, che con le loro enormi potenzialità d’acquisto dovrebbero salvare il resto del pianeta produttivo, Apple guarda da tempo con intensità alla Cina. Attualmente ci sono solo 6 Apple Store ufficiali (compreso quello di Hong Kong) ma la società avrebbe voluto averne 25 entro un paio d’anni (era il febbraio 2010).
Le infografiche su Apple non le contiamo più, fossero almeno tutte giuste (la più recente e terribile, puntualmente proposta dal gregge, dimenticava l’iPod tra i prodotti fondamentali della storia di Apple, non c’è altro da aggiungere), ma quando ne capita una significativa come quella pubblicata da The Motley Fool (alla quale abbiamo aggiunto solo un dato), va messa in risalto.
Apple vende molto meno della metà di quanto fattura negli Stati Uniti (al momento il 41%), dovrebbe preoccuparsi più attivamente dei mercati internazionali. Per ora raccoglie la pioggia di denaro proveniente dall’estero come una simpatica benedizione, se solo s’impegnasse la metà di quanto consuma energie in USA, si vedrebbero faville.
Per ora a Cupertino realizzano che la Cina potrebbe essere la nuova miniera da scavare. Le potenzialità dell’area asiatica e Pacifico sono molto superiori a quelle delle altre regioni: dal 2005 al 2010 le vendite di Apple nei paesi orientali sono aumentate del 727% mentre in Europa del 508%, nel Giappone del 331% e del 268% in America; dal 2005 al 2010 i profitti di Apple nei paesi orientali sono aumentati del 2.991% mentre in Europa del 1.518%, nel Giappone del 1.156% e del 682% in America.
In particolare in Cina, appunto, Apple nel 2010 ha aumentato le vendite di 6 volte, raggiungendo 8,8 miliardi di dollari.
Galoppa la Cina, ma i cinesi si possono permettere di comperare i prodotti occidentali? Il PIL – Prodotto Interno Lordo di un cinese è di 4.393 dollari, mentre quello di uno statunitense di 47.200 dollari. Resta un grande interrogativo sulla capacità d’acquisto della gran parte della popolazione cinese.