Il miglior trimestre fiscale di sempre per Apple
19/01/2006 11:00 CET
includono il Natale appena passato. Dietro l'angolo solo un po' di
timore per l'arrivo graduale dei processori Intel nei Mac. Apple che
mette le mani avanti sul futuro, con cautela.
Il fatturato di Apple tocca il picco di quasi 5 miliardi e 750 milioni di dollari (565 milioni di dollari di profitto netto, quasi il doppio rispetto ai 295 milioni del primo trimestre 2005), una cifra mai raggiunta in poco meno di trent'anni di storia.
Grande merito va dato, come era ovvio aspettarsi, agli oltre 14 milioni di iPod che sono stati impacchettati e messi sotto l'albero di Natale.
Rispetto al Natale 2004 si sono venduti il 207% più iPod pur con un incremento del guadagno di "solo" il 140% il che, è stato spiegato a Cupertino durante la conferenza con gli analisti finanziari, va da attribuire ad ormai un piuttosto risicato margine per Apple di circa il 20%, per i vari modelli di player multimediali oggi sul mercato.
Gli oltre 130 negozi direttamente gestiti da Apple, gli Apple Store, fatturano poco più di 1 miliardo di dollari. Aumento del 91% degli incassi rispetto allo stesso periodo del 2005 (ma c'erano meno negozi) e del 62% rispetto al quarto trimestre del 2005. Apple conferma ulteriori 40 nuovi negozi nell'anno fiscale 2006, soprattutto negli USA, ma espansione anche in Canada, Gran Bretagna e Giappone… e l'Italia vien da chiedersi? L'annunciato negozio della periferia di Roma resterà un caso isolato (e a nostro parere collocato nel posto sbagliato rispetto alle aspettative)?
Non in termini assoluti, ma di crescita, contribuisce bene ad arricchire le casse di Apple la vendita di musica, videoclip, cortometraggi, telefilm e quant'altro (in grande disponibilità soprattutto per gli statunitensi) attraverso iTunes Music Store: 491 milioni di dollari di incassi, in crescita del 177% rispetto allo stesso periodo del 2004 e dell'85% rispetto agli ultimi tre mesi (finanziari) del 2005. iTMS vende 3 milioni di brani al giorno.
I software di Apple valgono 325 milioni di dollari, crescendo del 53% rispetto allo stesso periodo di un anno prima e dell'11% rispetto al trimestre precedente.
Valgono "solo" 303 milioni di dollari gli altri prodotti hardware di Apple (non gli accessori per iPod che sono calcolati assieme ad iTMS). Meno comprensibile il valore di FileMaker che viene buttato in un calderone assieme a regioni marginali di vendite.
Un capitolo a parte lo meritano le CPU, ovvero i Mac da scrivania e quelli portatili. Questo trimestre è l'ultimo di computer dotati di soli processori PowerPC (G4 e G5), dal prossimo bisognerà fare i conti con un listino misto PowerPC e Intel grazie agli iMac e MacBook Pro arrivati 5 mesi prima del previsto.
Nel primo trimestre del 2006 sono stati venduti 667.000 Mac da scrivania tra consumer e professional, producendo un fatturato di 912 milioni di dollari, in crescita del 16% rispetto al trimestre precedente ma in calo rispetto al Natale del 2004 del 9%.
Tra PowerBook ed iBook Apple ha venduto 587.000 unità, difendendosi piuttosto bene, con un fatturato di 812 milioni di dollari e una crescita del 34% rispetto all'anno prima e solo un lieve calo dell'1% rispetto all'ultimo trimestre del 2005.
Complessivamente Apple ha venduto 1.254.000 Mac in questo trimestre, quando nei tre mesi prima erano stati venduti 1.236 computer mentre nel primo trimestre del 2005 ne erano stati venduti 1.046.000.
Il margine di guadagno generale di Apple scende dal 28,5% al 27,2% di un anno fa.
Questi rallentamenti dei guadagni sono le uniche voci parzialmente negative nel quadro generale.
Interessante notare che Apple oltre allo zoccolo duro del continente americano con 2,7 miliardi di fatturato vende sempre più all'estero: in Europa sono stati incassati 1,242 miliardi di dollari (crescendo del 47% sull'anno prima e del 59% sui tre mesi prima). Addirittura il Giappone cresce del 92% rispetto allo stesso periodo dell'anno prima. Il settore internazionale conta ormai il 40% del fatturato.
Per il futuro l'ottimismo prevale anche se i massimi rappresentanti finanziari di Apple avvertono che l'interlocutorio periodo di transizione cominciato ora con l'arrivo dei primi Mac con processore Intel, potrebbe far raggiungere "solo" i 4,3 miliardi di fatturato complessivo (gli analisti non ci credono e citano invece già 4,8 miliardi)… "lo scorso trimestre la clientela ha fatto una pausa sui Mac e forse il trend continuerà in questo quarto, dove potremmo non essere in grado di soddisfare la domanda di MacBook Pro" è stato l'avvertimento di Tim Cook, COO di Apple.
Prima degli annunci il titolo AAPL veniva scambiato a 82,49 dollari (-2,62% rispetto al giorno prima) e nell'after hours continuava a scendere fino a sotto quota 80 dollari il che signifa un -5%, probabilmente per l'emotività di questo futuro dipinto a non chiare lettere per il settore Mac con Intel.
Peter Oppenheimer, CFO di Apple, ha comunque fatto notare che il secondo trimestre del 2006 dovrebbe essere quanto meno il secondo miglior quarto della storia per l'azienda di Cupertino, secondo appunto solo agli straordinari annunci odierni.
Per il 2006 Steve Jobs annuncia "numerosi e meravigliosi nuovi prodotti dei quali non vedo l'ora di sentire cosa ne pensano i nostri clienti".