IBM & Google d’accordo: Internet fa eclissare la TV
30/08/2007 15:30 CET
Uno dei padri di Internet, ora consulente di Google per Wi-Fi e VoIP, vede una grande opportunità nella sua creatura con una voglia sempre maggiore di video. La televisione tradizionale perde fascino.
L'intrattenimento del futuro passerà dallo schermo, ma non quello televisivo.
BroadcastEngineering ci riporta i recenti dati raccolti da IBM: il numero di ore che vengono trascorse davanti a Internet si sta avvicinando a quello che si passa a guardare la televisione. Il sorpasso sarebbe imminente.
Il sondaggio globale organizzato tra aprile e giugno da Big Blue fa riflettere su come stiano cambiando le abitudini: il 60% degli intervistati naviga su Internet da 1 a 4 ore al giorno contro il 66% che invece guarda la TV per lo stesso tempo. Superano le 6 ore davanti al computer collegato in rete il 19%, questo periodo davanti al televisore è invece prerogativa solo del 9% del totale.
Di tutti quelli che usano Internet ne approfittano nel 67% per vedere video o nella ricerca di questi. Non per nulla YouTube è il sito più popolare per il 39%, seguito dai siti dei network televisivi per il 33%. Con i motori di ricerca si cimentano il 32% e sui siti di social network il 28% del totale.
Il 24% di chi guarda la televisione possiede un video registratore digitali e i programmi preferiti sono guardati per la metà in modalità differita, rispetto alla messa in onda.
La "fuga dalla televisione" sta accelerando negli ultimi due anni.
Il britannico Guardian riferisce la previsione del 64enne guru della rete Vint Cerf, che si trovava al MediaGuardian Edinburgh International Television Festival: "a parte le notizie, lo sport e le situazioni d'emergenza, l'85% di quello che si vede in televisione è registrato e nell'era dell'iPod è possibile scaricare i contenuti da Internet e guardarli quando meglio si crede, la rivoluzione già accaduta per la musica con gli MP3 sta coinvolgendo sempre più la TV".
Sempre più televisione arriverà su Internet ed i contenuti digitali disponibili altrove non potranno che mettere una pietra sulla TV tradizionale.
Cerf non crede affatto che, se molti su Internet scaricassero contenuti multimediali, specialmente video, la rete potrebbe collassare e non fornire altri servizi. "Siamo lontani dall'adoperare tutta la capacità" sentenzia il Chief Internet Evangelist di Google.