I ricercatori IBM preferiscono i Mac sui ThinkPad
18/04/2008 08:30 CET
Se nei tempi passati (testimoniati da questa storica pubblicità che vedete accanto) IBM era vista da Apple come "il nemico", chi aveva il monopolio monocolore dei computer, ora le cose sono radicalmente cambiate.
IBM da tre anni non produce più personal computer, il marchio è stato ceduto ai cinesi di Lenovo.
Da ottobre a gennaio IBM ha testato l'uso dei Mac tra una piccola parte dei 350.000 lavoratori, scoprendo che in 22 su 24 (una maggioranza dell'82%, specialmente giovani), della sezione IBM Research, hanno gradito maggiormente la possibilità di usare i MacBook Pro rispetto ai ThinkPad con Windows. Tra questi 19 (l'86%) hanno chiesto di poter continuare ad usare il Mac per il proprio lavoro, eventualmente utilizzando la virtualizzazione di Windows su VMware Fusion o Parallels.
Sono però ancora molti i software di IBM che non sono disponibili su Mac: DB2, Websphere, InfoPrint, Visio e NetMeeting. Problemi sono stati verificati con Lotus Sametime. Apprezzata la maggior solidità dei Mac nei confronti dei problemi di sicurezza di Windows.
C'è voglia di scelta, "IBM non impone un'unica piattaforma e le soluzioni aziendali non saranno confinate ad uno specifico sistema operativo".
IBM proseguirà a sondare l'interesse dei suoi dipendenti per altre piattaforme, ulteriori 100 impiegati saranno contattati durante l'anno. Attualmente sono 930 i lavoratori di IBM in tutto il mondo (26 nazioni) che utilizzano esclusivamente Mac, tanto che hanno creato un mini sito ad uso interno denominato "Mac@IBM".
Aggiornamento del 18/04/2008: a BetaNews un portavoce di IBM ha confermato il programma "Mac@Watson" ma ha anche spiegato che non si tratta di una futura transizione di massa ai Mac, è solo un modo per verificare il buon funzionamento dei software sulla piattaforma dei computer di Apple.