I palmari vanno sempre peggio
09/08/2007 18:00 CET
Dai rilevamenti più recenti si nota un crollo di quasi la metà delle vendite nel secondo trimestre dell'anno.
A 11 anni di distanza dal debutto del Palm Pilot 1000 di Palm Computing e a 15 da quel CES di Las Vegas dove Apple mostrò il primo Newton MessagePad, sembra che il settore non abbia più il fascino di un tempo.
Il PDA – Personal Digital Assistant non è più in buona salute, ammesso che abbia mai avuto un periodo d'oro.
A livello mondiale, nel secondo trimestre del 2007, c'è stato un ennesimo crollo delle vendite per quasi tutti i marchi top.
Il calo raggiunge il 43,5% rispetto ai PDA venduti nel secondo trimestre del 2006 ed un calo sequenziale del 21,8% rispetto al primo trimestre del 2007. Per il secondo consecutivo trimestre il livello di vendite è rimasto sotto al milione di pezzi.
Una delle maggiori imputazioni del calo che IDC identifica è l'uscita di Dell dal settore dei palmari (annunciato in aprile).
Secondo molti la disponibilità di smartphone sempre più attrezzati con le funzioni che erano dei PDA ha strangolato il settore, la clientela preferisce optare per dispositivi completi, più compatti e con la capacità di effettuate telefonate e collegarsi a Internet. L'introduzione del Wi-Fi/Bluetooth/GPS in alcuni modelli non ha fermato il declino.
Palm mantiene la posizione numero uno con il 44,1%, segue HP con il 23,5% e terza la taiwanese Mio al 13,6%. Attorno al 3% si posizionano ancora Dell e Fujitsu Siemens.
Il leader di mercato ha venduto nel secondo trimestre 317.300 palmari (-33,2% sullo stesso periodo dell'anno prima), HP ne ha venduti 168.800 (-35,1%), Mio aumenta di circa 6.000 unità raggiungendo i 97.691 pezzi (+6,5%). Tracollo delle vendite per Dell che passa da 132.050 PDA a 23.975, ovvero -81,8% e Fujitsu Siemens che perde il 24,7% raggiungendo i 21.482 dispositivi portatili venduti.
