I carrier piangono: Apple, Facebook e Google dovrebbero pagare
08/12/2010 17:00 CET
In una conferenza parigina i grandi operatori telefonici si lamentano dei servizi offerti dalle aziende che operano su Internet perché consumano la loro rete dati, che però i clienti pagano profumatamente ed a volte nemmeno funziona bene.
E’ in corso nella innevata Parigi la conferenza LeWeb’10 ed oggi sono intervenuti i CEO di grandi operatori telefonici come Franco Bernabè (Telecom Italia), Stephane Richard (France Télécom) e Vittorio Colao (Vodafone) per ribadire una vecchia storia.
L’agenzia Bloomberg fa un riassunto completo del piagnisteo di queste aziende: i fornitori di contenuti e servizi sul web dovrebbero pagare i carrier per la fetta di banda larga che i loro utenti usano.
C’è qualcosa che non torna: la banda larga si paga, giusto? Spesso questa non è a buon mercato ed a volte piena di ostacoli (il VoIP no, il P2P nemmeno, ad una certa ora la velocità rallenta, etc.), dovrebbero essere felici i carrier che la gente ha sempre più necessità di andare online, così loro guadagnano di più.
Invece no. Siccome i loro investimenti nelle infrastrutture sono lenti e costosi si trovano spesso con l’acqua alla gola quando i clienti godono della musica/video/giochi a disposizione online. La colpa sarebbe di Apple, Facebook, Google, Skype ed altri che dovrebbero (secondo la loro teoria) contribuire alle spese.
Secondo IDC le connessioni mobile ad Internet nell’Europa occidentale aumenteranno del 15% annuo fino a 270 milioni nel 2014.
Lo streaming video prosegue e si possono seguire oggi e domani tutti gli interventi in diretta da Parigi.