HP vorrebbe riattaccare la spina al TouchPad
30/08/2011 16:00 CET
Nel giro di poche settimane un repentino ribasso al prezzo, una stop alle vendite ed ora, a quanto pare, un cambio d’idea sulla sorte del tablet fallimentare. Aggiornato.
Ve lo diciamo subito, non possiamo distribuire pizzicotti a tutti per dimostrare che quello che ha dichiarato Todd Bradley all’agenzia Reuters è vero.
Il responsabile del PSG – Personal Systems Group di HP ha spiegato che l’azienda preferisce uno spin-off completo del settore PC, ma mentre si cerca il compratore, sembrava certo che i tablet e smartphone con webOS (ex Palm) fossero un’esperienza conclusa.
Invece no, le idee confuse la fanno ancora da padrona in HP.
Durante l’ultimo viaggio in oriente Bradley ha fatto sapere che “i tablet sono un segmento del mercato assolutamente rilevante”, dando l’impressione all’intervistatore che i TouchPad potrebbero rinascere dalla polvere nella quale sono finiti dopo sole 6 settimane di vita.
Aggiornamento del 30/08/2011: HP conferma che la produzione del loro tablet non è stata interrotta e che, a causa del basso prezzo di liquidazione, saranno soddisfatte le richieste continuando a produrlo fino al 31 ottobre.
Aggiornamento del 31/08/2011: HP farebbe questa incredibile operazione in perdita di ben 207 dollari ad ogni TouchPad venduto dopo l’annuncio della chiusura del progetto. Si moltiplicano le critiche, l’azienda sembra ormai comandata dal Pupazzo Gnappo.