Galileo, alternativo a GPS, funzionante dal 2014
07/01/2010 16:00 CET
Partiti i primi contratti dopo anni di attese, la prima fase di test del sistema europeo di posizionamento satellitare sarà attivata tra quattro anni.
Stanchi dei malfunzionamenti o delle imprecisioni del sistema GPS – Global Positioning System?
Sarà necessario attendere fino ai primi mesi del 2014 per qualcosa di meglio (tutto da verificare), visto che il sistema europeo Galileo partirà solo in quell’anno.
Lo ha comunicato oggi il commissario europeo ai trasporti Antonio Tajani, assegnando i primi tre contratti dei sei appalti previsti: all’italiana ThalesAleniaSpace per i servizi di supporto, alla tedesca OHB System per gli iniziali 14 satelliti ed alla francese Arianespace per i servizi di lancio.
Galileo comprenderà in totale 32 satelliti, quelli restanti saranno forniti da OHB System e da EADS-Astrium, a seconda della migliore offerta. Già con 30 si potrà considerare Galileo un servizio operativo.
Un passo decisivo è stato fatto pochi giorni fa con l’acquisizone da parte di ESA – European Space Agency del precursore di Galileo, EGNOS – European Geostationary Navigation Overlay Service.
Galileo, quando sarà pronto, dopo anni di ritardi, sarà al contempo autonomo ed interoperante con lo statunitense GPS di derivazione militare.