Fujitsu, HGST e Toshiba. Matrimonio sugli HD?

14/01/2008 12:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Hitachi, cinque anni dopo l'acquisto dei drive IBM, non riesce a svoltare. Chiamate in aiuto le concorrenti giapponesi per creare un'unica società.

Hitachi, cinque anni dopo l'acquisto dei drive IBM, non riesce a svoltare. Chiamate in aiuto le concorrenti giapponesi per creare un'unica società.
 
Circola da alcuni giorni la voce che tre aziende giapponesi come Fujitsu, HGST – Hitachi Global Storage Technologies e Toshiba possano unire le forze nel settore degli hard disk.

La nascente nuova società sarebbe partecipata al 33% da ognuna delle tre.

Nei confronti di Seagate e WD – Western Digital la giapponese HGST continua a perdere quote di mercato.

HGST che non vede l'ora di dare una svolta al suo business (in gran parte ereditato dalla cessione dei drive di IBM nel 2002), tempo fa la società d'investimenti Silver Lake Partners era stata ascoltata per sondare l'eventuale interesse a rilevare almeno la metà delle attività.

Dopo la "cura" Silver Lake Partners, tra il 2000 e il 2002, il maggiore produttore al mondo di hard disk, Seagate, era tornato sul mercato con i bilanci a posto.

C'è tempo fino alla primavera per vedere concretizzarsi questa che, per ora, è solo un'ipotesi.

Che la crisi si chiami anche SSD – Solid State Drive ci sono pochi dubbi. Alcune aziende sono avvantaggiate ed hanno creato già una linea parallela di prodotti SSD da poter assecondare un mercato che va in questa direzione (nell'immagine a fondo articolo vi mostriamo gli hard disk e SSD che Toshiba ha portato al CES di Las Vegas).

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