Foxconn: tutte balle le accuse alla nostra fabbrica
20/06/2006 07:00 CET
Gli inglesi ci hanno voluto screditare, siamo un'azienda che paga secondo le leggi locali e che mantiene standard superiori.
Dopo lo scalpore suscitato da un giornale britannico, Foxconn, l'azienda che in Cina assembla alcuni iPod per Apple, risponde alle accuse.
Dalle pagine di DigiTimes Edmund Ding, portavoce della Foxconn, dichiara che ci sarebbero ampie discrepanze tra la verità e quanto letto sul giornale inglese, tanto da fargli sospettare che si sia voluto colpire direttamente l'azienda per altri scopi.
Foxconn ha 160.000 impiegati in tutto il mondo, secondo Ding e quindi non è possibile che solo la fabbrica presa in esame ne abbia 200.000; lo stipendio medio per ogni operaio è di 810 yuan (circa 80,50 euro) al mese a Shenzen mentre di 700 yuan (circa 70 euro) fuori da quel particolare territorio.
L'azienda avrebbe speso molti soldi per rendere gli ambienti di lavoro confortevoli, ci sarebbero dormitori comodi, servizi gratuiti di lavanderia, palestre, librerie e altre strutture.
Il governo locale avrebbe eletto Foxconn a modello tra tutti gli investitori taiwanesi in quell'area della Cina.