Final Cut Pro X? Al massimo iMovie Pro, dicono gli esperti
27/06/2011 07:02 CET
E se a Cupertino avessero perso completamente la bussola su cosa serve ai professionisti del montaggio video? Apple si difende e spiega.
E’ stata una delusione, ma non è detto che possa riprendersi. Il giudizio di molti sul nuovo Final Cut Pro X è stato negativo. Aggiornato.
Fino a poche ore fa, in Mac App Store USA 512 su 1.119 utenti gli hanno assegnato solo 1 stella di voto su 5 disponibili (il 45,76%) ed in Mac App Store Italia 15 su 42 hanno fatto lo stesso (il 35,14%).
Tutta gente che ha per forza dovuto comperare il software prima di dare un giudizio, anche però tutta gente che è allergica alla semplificazione e che usa quotidianamente soluzioni che hanno imparato a studiare come estremamente contorte.
Non c’è da andare molto fieri di un giudizio così drastico da parte dei primi clienti, che sono proprio i più importanti perché si tratta di quei professionisti del montaggio video che attendevano la nuova versione per fare un passo avanti.
Invece si tratta di un passo indietro quella della decima versione (con la 8 e 9 mai pervenute) del software lanciato da Apple martedì scorso, per molte funzioni mancanti, per una retro-compatibilità limitata e per una sensazione di usare il software per dilettanti (come iMovie, che poi doveva essere ribattezzato First Cut già dal 2007) invece che quello da esperti.
In aprile alcuni operatori del settore si erano detti entusiasti di quel poco che avevano potuto vedere della nuova versione di Final Cut, ma Apple non aveva concesso un vero e proprio test sul campo, aveva mostrato solo le novità più succulente (per esempio i 64 bit che abilitano l’uso di molta più memoria).
Reduce da chiassose scazzottate con la moglie, David Pogue (noto redattore tecnologico di Macworld e New York Times), dopo aver pubblicato il solito glorioso articolo sull’ultimo prodotto di Apple, ora ha voluto dare voce alle proteste e, con i suoi agganci di prima classe a Cupertino, è riuscito ad avere risposte.
Ecco cosa dicono i product manager di Final Cut Pro X: la priorità è riattivare il supporto al multi-camera, attualmente per gestire le tracce audio si può comperare Automatic Duck Pro Export 5 (200 dollari), attualmente per importare filmati dalle camere RED bisogna settare la registrazione in un formato QuickTime o convertirli in ProRes, l’esportazione su nastro richiede AJA VTR Exchange e Black Magic Media Express, per le compressioni video sofisticate bisogna acquistare Compressor che si integra con Final Cut Pro X, etc. Per il resto c’è molto da imparare visto che svariate funzioni sembrano sparite invece sono solo o cambiate o spostate.
Le prime critiche sono state tradotte da Conan O’Brien in un divertente video dove i montatori del suo programma su TBS dimostrano quanto è utile e fatto bene Final Cut Pro X. Risultati disastrosi.
Final Cut Pro X riuscirà, dopo qualche opportuna modifica, a mantenere lo scettro di editor video più apprezzato di Hollywood? Oppure ci sarà una migrazione al contrario verso i sistemi Avid o Premiere Pro?
Aggiornamento del 27/06/2011: grazie a Fortune che lo segnala, scopriamo che esiste già una petizione firmata da oltre 600 professionisti, la quale chiede ad Apple di intervenire rapidamente per curare Final Cut Pro X. Se Apple non fosse in grado di ri-supportare il precedente Final Cut Studio 3, di ri-usare l’interfaccia di Final Cut Pro 7 e di classificare Final Cut Pro X come prodotto prosumer, i firmatari vorrebbero che Apple cedesse entro gennaio il codice sorgente a qualcun altro.