Fiducia bendata comperando Apple? Il caso S-ATA
15/06/2009 07:00 CET
Accettereste di acquistare un oggetto di qualche migliaia di euro senza sapere esattamente cosa state acquistando? Molti utenti dei prodotti Apple lo fanno da tempo. L'ultimo esempio viene dai rinnovati MacBook Pro.
Accettereste di acquistare un oggetto di qualche migliaia di euro senza sapere esattamente cosa state acquistando? Molti utenti dei prodotti Apple lo fanno da tempo. L'ultimo esempio viene dai rinnovati MacBook Pro.
Attorno alle 22 di ieri sera MacRumors ha svela che i rinnovati MacBook Pro da 13 e 15 pollici hanno una caratteristica tecnica inferiore rispetto a quella precedentemente usata.
Si tratta dell'interfaccia usata dalla scheda logica dei due laptop per collegare l'hard disk/SDD. Invece della Serial-ATA a 3 Gbps (con ormai alle porte la S-ATA @ 6 Gbps) sarebbe stata installata quella della precedente generazione 1,5 Gbps.
La scrittura e lettura dei dati sul drive è più lenta (e si portano un po' di benchmark a conforto), non che con la dotazione standard dell'hard disk @ 5.400 rpm permetta di accorgersi di grandi differenze.
Ci appare molto curiosa la scelta (se confermata, ma "carta" canta, vedere il System Profiler dei due modelli da 13"), quanto avrà mai potuto risparmiare Apple optando per un componente di valore inferiore? Pochi dollari, se non centesimi ai volumi d'acquisto di Cupertino. Apple scrive nei suoi manuali e documenti tecnici che bisogna usare un drive S-ATA e stop.
Ma non è questo il punto.
Il fatto è che Apple non sarebbe completamente onesta con i suoi clienti, se tutto ciò fosse vero.
Non abbiamo paura a dirlo, non siamo quelle testate che pur di non scrivere una verità scomoda per Apple si tappano la bocca, così continueranno ad essere invitati a presentazioni stampa elitarie o riceveranno i prodotti in prova (magari in omaggio). Ci possiamo vantare davanti ai nostri lettori di non aver mai partecipato a questo gioco, scelgano poi loro di chi fidarsi.
E' mai possibile che da tempo ogni Mac è dotato "semplicemente" di un processore Intel Core 2 Duo (Mac Pro esclusi, dove Apple ama precisare il modello) con un certo clock e basta? Anche FIAT installa motori FIRE dal 1983 ad oggi ma, andando dal concessionario, voi accettereste di comperare una nuova Cinquecento senza saperne di più, se dotata dello stesso modello di motore che aveva la Uno del 1983 o di un moderno multijet del terzo millennio?
Nessuno chiede ad Apple di svelare qualcosa di segreto o prodotti non ancora commercializzati, si tratta di laptop regolarmente in vendita. Allora si chieda ad Intel, dirà qualcuno. Silenzio, ogni volta che lo facciamo (tanto che ci siamo stancati) la risposta non arriva perché Apple dice loro di stare zitti.
Ma è un comportamento che i consumatori devono accettare silenziosamente?
La concorrenza non deve sapere quanto è buono il cacio con le pere? Problemi di Apple. Il consumatore ha i suoi diritti, abitassimo tutti a Teheran sarebbe un altro discorso, ci scuseranno gli 89 lettori di quella città che hanno visitato setteB.IT dal 2006 ad oggi.
Torniamo all'attualità. Se per caso qualcuno decidesse che il computer è ottimo ma che l'hard disk fornito è troppo lento e volesse investire svariati centinaia di euro (fino a 720) per un SSD capiente o per un hard disk da 7.200 rpm? Non ne avrebbe alcun vantaggio pratico in fatto di velocità.
Idem per l'iPhone 3G S che sta per uscire. Perché il cliente non deve sapere quale processore monta, a che clock gira, quanta memoria è installata? Si esulta se un partner come T-Mobile Olanda (che subirà conseguenza che nemmeno vogliamo sapere) si fa sfuggire qualcosa. Bisogna proprio comperare tutto a scatola chiusa?