Neelie Kroes sulla neutralità, entro l’estate il dibattito
14/04/2010 14:00 CET
Pochi ma fondamentali principi non negoziabili dovranno regolare Internet in Europa, discriminazioni nel tipo di uso che si vuole fare del collegamento non saranno ammesse.
C’è bisogno di neutralità della rete anche nell’Unione Europea se, di tanto in tanto, le varie telecom nazionali chiedono soldi per servizi non dovuti, a seconda che l’utente vada su un sito o sull’altro.
Neelie Kroes ne ha parlato a Parigi, promettendo per prima dell’inizio dell’estate l’avvio di una consultazione pubblica sulla neutralità della rete.
Gli uffici di controllo nazionali dovranno “permettere agli utenti finali di accedere e distribuire informazioni od utilizzare applicazioni e servizio di loro scelta” perché Internet sia considerato un mezzo libero.
Il commissario europeo alla Digital Agenda, intervenendo ad un convegno dell’ARCEP – Autorité de Régulation des Communications Electroniques et des Postes, punta alla trasparenza dei servizi Internet ma soprattutto alla non-discriminazione: “ci sono molti modi di gestire il traffico, aggiungere regole ed indicazioni non aiuta necessariamente il traffico a scorrere meglio, mettere ad ogni angolo un poliziotto significa rallentare l’intera rete, io non sono un poliziotto alla ricerca di un incrocio trafficato”.
Nel discorso si cita anche il rallentamento voluto dai carrier dell’accesso a reti di scambio di file con il metodo del peer to peer oppure gli ostacoli messi alle comunicazioni VoIP.
La combattiva rappresentante della Commissione Europea sottolinea i principi che guideranno la sua azione: 1) libertà d’espressione, 2) trasparenza non negoziabile, 3) investimenti su reti aperte, 4) competizione corretta, 5) supporto all’innovazione.