E anche CBS approda su iTunes Music Store
08/02/2006 10:30 CET
Google Video e Yahoo! si approcciano in vari modi al video ma pare che il canale di Apple sia quello che soddisfi di più. iTMS continua ad arricchirsi e con (quasi) CBS ora tutti e tre i principali network USA sono presenti.
Su iTunes Music Store apparvero i primi video in vendita di ABC seguiti dalla succursale sportiva ESPN, le televisioni del gruppo Disney… quando ancora Steve Jobs non aveva formalmente venduto la Pixar.
La NBC seguì a ruota con un’offerta credibile e ricca di programmi in cima alla classifica dei più visti.
Mancava la CBS (di recente scorporata da Viacom, la quale nel frattempo aveva approcciato iTunes con alcuni filmati di MTV e Nickelodeon, tanto per citare i più famosi) ma ora “scende in campo” con prodotti del canale via cavo SHOWTIME.
La triade è adesso presente su iTMS; si attendono segnali di altri big come la FOX di Murdoch, la giapponese Sony e la Warner che sempre più sta cedendo pezzi… è fresca la cessione del reparto libri ad un gruppo francese Lagardere.
CBS Corporation mette a disposizione dei clienti statunitensi di iTunes tre serie televisive di discreto successo “Sleeper Cell” “Weeds” e “Fat Actress” con Kristie Alley che ironizza sul suo peso-forma. Solito prezzo di 1,99 dollari a puntata.
ABC ha arricchito recentemente l’offerta sportiva di ESPN con gli “X-Games” invernali e “Street Ball” mentre NBC ha aggiunto il reality-game “Biggest Loser” dove dei signori obesi fanno a gara per perdere il proprio peso.
Ormai Apple conta la vendita di 12 milioni di video, portando iTunes ad essere il leader assoluto dell’ancora acerbo settore.
I video di iTunes fanno bene alle casse sia di Apple che dei fornitori di contenuti multimediali ma indirettamente creano nuovi telespettatori, questo è quanto nota l’executive producer di “The Office” della NBC, Ben Silverman: “prima non conoscevano questa serie ma si sono avvicinati dopo aver visto qualche puntata scaricata da iTunes”.
Contemporaneamente la “rivoluzione iPod”, come l’ha chiamata il Wall Street Journal, sta provocando qualche malumore tra i proprietari dei network televisivi che hanno concesso i contenuti ad iTunes e le rispettive stazioni televisive locali affiliate, mai interpellate sull’argomento.
Molte di queste avevano e hanno ambizione di poter trasmettere sui loro siti alcuni contenuti multimediali facendo pagare pochi dollari. La WRAL della Carolina del Nord ha anticipato che sarebbe in grado di limitare gli streaming su diffusione territoriale con la tecnologia di Decisionmark, senza quindi “schiacciare i calli” ad altre affiliate degli stati vicini.
Il mercato televisivo statunitense è in forte mutamento: da tempo fornisce ai telespettatori la qualità dell’alta definizione, la trasmissione digitale viaggia già da qualche anno in parallelo ai canali tradizionali in attesa del 17 febbraio 2009 (spegnimento definitivo dei canali analogici, appena conclusosi il Super Bowl numero 43) e le cooperazioni sono evidenti anche solo osservando il recente annuncio della fusione tra UPN (CBS) e The WB (Warner) facendo nascere il prossimo autunno il canale CW, portando tutti e due in dote programmi di punta come “Everybody Hates Chris”, “Veronica Mars”, “WWE-SmackDown”, “Reba”, “Supernatural”, “Smallville” ed “Everwood”.