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Due volte sbagliati gli spot sull’iPhone 3G
26/11/2008 13:00 CET
di Fabio M. Zambelli
In 17 avevano presentato la protesta all'ASA – Advertising Standard Authority, l'ente di controllo della correttezza dei messaggi pubblicitari in UK, ora la sentenza negativa per Apple.
Già in agosto l'ente aveva lamentato che nello spot "Everyone" dell'iPhone 3G si mostrasse un dispositivo che scaricava pagine dal web che necessitavano il player di Flash. Plug-in che, ancora adesso, non funziona sull'iPhone.
La filiale londinese di Apple ha comunque spiegato in questa occasione all'ASA che
l'intenzione era di sottolineare quanto un dispositivo 3G fosse più
veloce (parola ripetuta nello spot) relativamente ad uno 2G, non in termini ssoluti.
L'inutilità della decisione, mesi dopo la conclusione delle trasmissioni è palese. ASA non assegna una multa ad Apple ma richiede sono che non vada più in onda in questa forma.
A Cupertino il messaggio lo avevano recepito prima che glielo dicesse l'ente britannico. Da poche settimane Apple ha aggiunto la dicitura "sequence shortened" (immagini accorciate) in sovrimpressione sui più recenti spot pubblicitari, trasmessi in USA, a partire da quello intitolato "Game changer" e dedicato al baseball.