Crisi alla Micron, meno NAND e meno dipendenti
09/10/2008 19:00 CET
Uno dei maggiori produttori di memorie a stato solido deve ridurre i costi di produzione e decide di smettere le linee di memorie NAND nello stabilimento di Boise (Idaho), dove Micron ed Intel si sono unite nella joint venture IM Flash.
La IM Flash taglierà 25.000 wafer da 200 mm al mese, sperando che il prezzo di questa componente salga sul mercato. Si tratta di chip impiegati in lettori multimediali portatili, smartphone, fotocamere e SSD.
Non saranno quindi più necessari oltre 3.500 addetti, in gran parte impiegati da Micron nella fabbrica dell'Idaho, il 15% di tutta la forza lavoro. La ristrutturazione costerà 60 milioni di dollari, i licenziamenti avverranno entro 24 mesi.
Il CEO di Micron, Steve Appleton, ha dichiarato: "non siamo immuni al momento di difficoltà del mercato".