Chi ha bisogno dei discografici? Non i NIN
10/10/2007 07:00 CET
Ora il gruppo rock deciderà da solo come e dove vendere la propria musica.
Da tempo i NIN erano insoddisfatti dei prezzi imposti dalle major della musica (in particolare Universal Music Group, che distribuisce i loro dischi), in occasione della pubblicazione di "Year Zero" Reznor definì "assurda" la politica di vendita di Universal.
"Rubatela" è quando si spinse a dichiarare ai fan il leader dei NIN riguardo alla sua musica.
Con tutti i canali disponibili su Internet per vendere musica, uno di questi è iTunes Store che non richiede obbligatoriamente l'appartenenza ad un'etichetta, i NIN non avranno difficoltà a distribuire le loro prossime canzoni.
E' solo l'inizio della fine di troppi avidi discografici che, finora, hanno reagito male all'avvento della distribuzione online di musica.
Aggiornamento dell'11/10/2007: la fuga dalle major prosegue, dopo Paul McCartney che firma per Starbucks ed i Radiohead che abbandonano EMI ora Madonna è in procinto di lasciare Warner per Live Nation (ex divisione di Clear Channel, organizzatrice del Live 8) con un contratto da 120 milioni di dollari per dischi e concerti futuri.