BusinessWeek: Apple sesta miglior performance

28/03/2008 17:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001In borsa ha saputo fare meglio di grandissimi nomi dello S&P 500 ed è in ottima salute finanziaria. Prodotti in listino e prospettive future fanno solo vedere rosa.
Il settimanale economico BusinessWeek va in edicola con la lista delle cinquanta migliori società che hanno ottenuto le più alte performance. Apple è la sesta.

03668b_businessweek50Fanno meglio di Apple solo: Coach (abbigliamento / fatturato di 2,9 miliardi di dollari e profitto di 713,9 milioni di dollari), Gilead Sciences (biotecnologia / fatturato di 4,2 miliardi di dollari e profitto di 1,6 miliardi di dollari), Allegheny Technologies (produzione titanio / fatturato di 5,5 miliardi di dollari e profitto di 747,1 milioni di dollari), Verizon (telecomunicazioni / fatturato di 93,5 miliardi di dollari e profitto di 5,5 miliardi di dollari) e Questar (gas naturale / fatturato di 2,7 miliardi di dollari e profitto di 507,4 milioni di dollari).

Con 25,5 miliardi di dollari di fatturato e 4,1 miliardi di dollari di profitto Apple, nella classifica 2008 di BusinessWeek, passa dalla 34esima posizione ottenuta nel 2007 all’attuale sesta. Tra i prodotti di successo il settimanale identifica l’iPhone, con 18 miliardi di dollari di liquidità l’azienda è forte. La recente crescita del 28% da inizio del 2008, nonostante l’iniziale capitombolo al Nasdaq, è un segnale importante.

Ricordando che il prezzo massimo pagato per un’azione AAPL risale al 27 dicembre 2007 con 202,96 dollari, questa settimana le AAPL hanno guadagnato esattamente 10 dollari, aprendo lunedì a 134 dollari e (ma la giornata non è finita) toccando i 144 dollari in questo venerdì.

Non che non ne abbiano approfittato alcuni massimi dirigenti di Apple che, questa settimana, hanno convertito un totale di 1.850.000 stock option (vicino alla scadenza) in azioni tra Bertrand Serlet, Tony Fadell, Jonathan Ive, Ron Johnson, Sina Tamaddon, Phil Schiller, Tim Cook e Peter Oppenheimer. All’ex vice presidente Al Gore, ora consigliere di Apple, sono invece state assegnate settimana scorsa 10.000 stock option, scadranno nel marzo del 2018.

Hanno fatto meno bene dell’azienda di Cupertino nomi del calibro di Colgate-Palmolive, Starbucks, Avon, Goldman Sachs, Amazon, AT&T, PepsiCo, Lehman Brothers, Google, Best Buy, Microsoft, Moody’s, Coca-Cola, nVidia, ExxonMobil e tante altre, solo per citare le più note tra le cinquanta che compaiono nel settimanale pubblicato da McGraw-Hill.



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