Birdwatching: il richiamo di Cupertino
27/02/2007 07:00 CET
Gli osservatori della natura e in particolare della fauna volante, detti anche birdwatcher, si sono organizzati con soluzioni tecnologiche che li aiutano nelle loro perlustrazioni. Non più solo binocoli o fotocamere.
Per esempio la signora Laura Erickson del Minnesota ormai si reca nei posti più belli del mondo per osservare e fotografare gli uccelli, portandosi appresso un palmare con il database degli animali che potrebbe incontrare e con un iPod carico dei canti/richiami dei volatili.
In precedenza i richiami degli uccelli sono stati diligentemente registrati e catalogati ora "sgorgano" dagli iPod attraverso delle piccole casse portatili, per attirare l'attenzione della stessa specie e far uscire allo scoperto gli esemplari da osservare.
Esistono dei CD come "Stokes Field Guide to Bird Songs" o "Birding by Ear" che sono segnalati come i preferiti e più utili per questo scopo, oppure BirdPod vende direttamente degli iPod con pre-caricati i richiami degli uccelli.
Lo scorso Natale Russ ha regalato a Laura un iPod da 60 GB e da allora il suo metodo per fare la birdwatcher è cambiato, ma non in Arizona, dove è vietato "suonare" i richiami degli uccelli.
Da qui infatti le considerazioni etiche sull'uso smodato di tali soluzioni, che potrebbero confondere gli uccelli e stravolgere la loro normale attività giornaliera.
Noah Strycker (illustrato qui sotto) ha pubblicato un apposito PDF che discute le possibilità d'uso dell'iPod tra i birdwatcher, rammentando i suggerimenti etici della "American Birding Association", per non abusare di tali sistemi in aree densamente popolate.