AT&T paga bene Apple per l’iPhone. No contanti
29/10/2007 07:00 CET
Insomma pare che l'esclusiva dello smartphone di Apple sia stato un affare per AT&T. Ma Se guadagna AT&T lo fa anche la società di Cupertino.
Secondo quanto dichiarato dall'analista Gene Munster di Piper Jaffray a Silicon Alley Insider l'incasso di Apple nel corso dei 2 anni obbligatori del contratto con AT&T sarebbe di 832 dollari. 400 sono i dollari che si deve spendere per l'acquisto dello smartphone ma 18 sono i dollari che AT&T verserebbe ad Apple ogni mese per gli accordi di condivisione del guadagno sottoscritti tra le aziende.
Ovvero 18 dollari per 24 mesi = 432 dollari.
Altri analisti credono che la cifra versata ogni mese da AT&T ad Apple si fermi a 12 dollari, il che vorrebbe dire 288 dollari nel corso dei 2 anni.
Impossibile sapere la cifra esatta, certo si tratta di molti soldi, che forse non tutti immaginavano che potessero essere incassati da Apple in queste dimensioni.
In futuro il livello di condivisione del guadagno, al pari del prezzo dell'iPhone, potrebbe calare, anche se probabilmente a non meno di 9 dollari per smartphone. Il che ha fatto subito ripensare alla Piper Jaffray il target del valore delle azioni di Apple a 250 dollari, dai 220 dollari precedenti.
Apple ha dichiarato nel corso della presentazione dei risultati del quarto trimestre fiscale del 2007 che circa 250.000 iPhone non sarebbero stati attivati con AT&T ma "sbloccati" e utilizzati con schede SIM diverse.
E' certamente una perdita per AT&T ma anche per Apple, anch'essa interessata a far attivare gli iPhone presso i carrier autorizzati ed esclusivisti.
Non sono validi nemmeno gli assegni, le carte ricaricabili anonime o pure le gift card (ce l'ha anche Apple si acquista presso gli Apple Store, eccola a lato).
Blackfriars ha notato per primo il fenomeno della limitazione, partita mercoledì scorso nei negozi di Apple (in luglio il medesimo limite era stato posto per problemi di magazzino).
Apple avrebbe dalla sua parte anche la legge federale Coinage Act del 1965 che permette a tutti gli esercizi commerciali di rifiutarsi di accettare pagamenti in contanti, se il rispettivo stato non obbliga al contrario.
L'associazione dei consumatori USA Consumerist storta un po' il naso per questa nuova regola, tuttavia ben poco potrà fare contro l'appena citata legge.
Arriva però Sprint, un carrier concorrente di AT&T in USA ma non operante in tecnologia GSM, a minacciare le altre telecom wireless: "sbloccheremo i telefoni della concorrenza per passare ai nostri servizi sui loro telefoni" avrebbe dichiarato l'azienda che, evidentemente, ha però nel mirino i clienti di Verizon e Alltel, altre società che sfruttano la tecnologia CDMA.
Ricordiamo che Orange, il carrier scelto da Apple per l'iPhone francese, dovrà vendere da fine novembre anche una versione di iPhone senza contratto obbligatorio (certo a prezzo superiore), in base alle leggi locali.