Apple risolve (malamente) il problema del connettore micro USB
04/10/2011 22:30 CET
La UE ammette gli adattatori, quindi bisogna portarseli appresso con il telefono. Una scomodità in più che Apple ha scelto, al posto di mettere nativamente la porta sul nuovo iPhone.
Forse ricorderete che la UE aveva deciso, nel 2010, di darci un taglio a tutta la varietà di alimentatori diversi per ogni tipo di telefono cellulare.
Era stato scelto di diffondere (almeno in Europa, ma l’esempio potrebbe ispirare anche il resto del mondo) la porta micro USB nei dispositivi, permettendo così la ricarica da un qualunque alimentatore di corrente con questo connettore, oppure con un cavo USB-micro USB collegato al Mac.
Avevano aderito i principali produttori (il 90% del mercato con Alcatel, Apple, Atmel, Emblaze, Huawei, LG, Motorola, NEC, Nokia, Qualcomm, RIM, Samsung, Sony Ericsson e Texas Instruments). Purtroppo la UE aveva lasciato lo spazio agli adattatori, invece che obbligare all’uso della micro USB direttamente sul telefono.
Ecco fatto, finalmente Apple ottempera, ma con la strada più facile (oltre che con il costo a carico del cittadino): ha messo in vendita su alcuni Apple Store nazionali l’adattatore da porta Dock a micro USB al prezzo di 9 euro in Francia/Germania e 8 sterline in Gran Bretagna (dal 14 ottobre). Lo attendiamo anche sull’Apple Store italiano.
In pratica avremo un affusolato e bellissimo telefono ma con sempre inserita questa brutta protuberanza.
Apple poteva semplificare la vita ai clienti, ma avrebbe forse deluso tutti i produttori di accessori compatibili (e che pagano Apple per esserlo), i quali si portano dietro questa palla al piede di connettore Dock. Pazienza.