Apple: non vorrete mica credere alla nostra pubblicità?
03/12/2008 08:00 CET
Se solo per un momento credete alla nostra pubblicità siete da internare. Gli avvocati di Apple scrivono sostanzialmente questo in un documento che rigetta le accuse sullo slogan "twice as fast" relativo all'iPhone 3G.
Se solo per un momento credete alla nostra pubblicità siete da
internare. Gli avvocati di Apple scrivono sostanzialmente questo in un
documento che rigetta le accuse sullo slogan "twice as fast" relativo
all'iPhone 3G.
internare. Gli avvocati di Apple scrivono sostanzialmente questo in un
documento che rigetta le accuse sullo slogan "twice as fast" relativo
all'iPhone 3G.
Gli uffici legali in USA sono sempre in attività, si querela chiunque e per i motivi più assurdi. C'è chi ha trovato il tempo (ed i soldi) per accusare Apple di dire il falso nelle comunicazioni di marketing.
Grazie a Wired scopriamo che al querelante William Gillis l'azienda di Cupertino ha dato mandato all'avvocato Penelope Preovolos di rispondere, l'ottobre scorso: "16) nessuna persona ragionevole deve fraintendere e credere che tali dichiarazioni siano dati di fatto".
Vale in questo caso la regola che a domanda stupida non possa che arrivare risposta altrettanto bizzarra.
Lo slogan "twice as fast, half the price" (veloce il doppio, costa la metà) che campeggia sulla pagina di presentazione dell'iPhone 3G sul sito di Apple era stato originariamente attribuito al CEO Steve Jobs, al momento della presentazione ufficiale del prodotto.
Gillis ed altri sono rimasti insoddisfatti dalle prestazioni dell'iPhone 3G, che certo non erano doppie rispetto all'iPhone GSM/EDGE ed hanno fatto causa ad Apple ed AT&T (il carrier statunitense che supporta in modo esclusivo lo smartphone in questione).
Sta di fatto che l'ente britannico che vaglia la correttezza delle pubblicità ha per due volte bacchettato Apple per aver trasmesso spot ingannevoli (che sono circolati indisturbati anche in Australia).