Apple infila in nuovo MacBook nel vecchio, più FireWire
21/01/2009 12:30 CET
Il più economico dei laptop di Apple si rinnova senza farlo sapere. La versione in plastica bianca contiene ora tutto quella tecnologia che equipaggia il modello in alluminio, con in più FireWire!
versione in plastica bianca contiene ora tutto quella tecnologia che
equipaggia il modello in alluminio, con in più FireWire!
Le pagine in inglese del sito di Apple indicano adesso un rinnovato laptop economico con tutto quello che equipaggia la scheda logica del MacBook in alluminio.
Il processore usato non è più l'Intel Core 2 Duo @ 2,1 GHz ma quello con clock da 2 GHz. Il FSB della memoria aumenta da 800 MHz a 1,066 GHz e la medesima raddoppia passando da 1 a 2 GB.
La scheda grafica integrata abbandona Intel per nVidia, usando la GeForce 9400M con 256 MB di memoria condivisa.
Bluetooth 2.1 + EDR è al posto del sistema wireless in versione 2.0 + EDR, presente fino a pochi giorni fa.
In più fa ora parte dell'equipaggiamento software il nuovo pacchetto iLife '09 al posto di iLife '08.
Come è possibile mantenere la porta FireWire 400 in una scheda logica che non la integra più per il MacBook in alluminio? Insomma il nuovo MacBook in plastica, per alcuni utenti, potrebbe essere meglio dei MacBook in alluminio che sono senza la porta FireWire.
Tuttavia le pagine in italiano delle specifiche tecniche di questo laptop indicano ancora i vecchi equipaggiamenti. Contattata Apple Italia per una conferma ci dicono che le nuove specifiche descritte sulle pagine in inglese valgono anche per noi, le modifiche al sito arriveranno entro poche ore. Apple conferma anche la FireWire 400.
Restano anche le differenze tra MacBook in plastica bianca con uscita video Mini-DVI e MacBook in alluminio con Mini DisplayPort.
Attenzione quindi a chi si reca nei punti vendita e si vede rifilare il MacBook con le vecchie caratteristiche. Per gli ordini effettuati invece online sull'Apple Store i clienti otterranno già in modello rinnovato.
Il prezzo non cambia, sempre 950 euro.
Il merito della scoperta iniziale va ad Engadget, il resto ce lo abbiamo messo noi.
