Apple è dalla parte del (presunto) vincitore

04/11/2008 12:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001A chi vanno i contributi degli uomini Apple ai candidati politici statunitensi? I democratici stravincono ma si scopre che Jobs, anni fa, ha dato soldi anche ai repubblicani.

A chi vanno i contributi degli uomini Apple ai candidati politici statunitensi? I democratici stravincono ma si scopre che Jobs, anni fa, ha dato soldi anche ai repubblicani.
 
In questo momento si aprono i seggi della costa est degli Stati Uniti ed i cittadini regolarmente registrati andranno ad eleggere il 44esimo presidente USA. Come noto se la battono il democratico Barack Obama ed il repubblicano John McCain.

I sondaggi darebbero per vincitore il senatore nero Obama.

La californiana Apple è più democratica che mai, nel senso delle preferenze politiche. Stando a Political Base, in tutta la storia di Apple, i dipendenti hanno devoluto 268.426 dollari ai democratici e 82.418 dollari ai repubblicani.

L'attuale CFO Peter Oppenheimer ha dato un paio d'anni fa solo 1.000 dollari ad un politico e questo era il repubblicano John Ensign, in corsa per il Senato. Allo stesso senatore aveva donato 1.000 dollari anche Nancy Heinen (ex General Counsel di Apple), prima di essere cacciata per il fattaccio delle stock option irregolari. L'ex CEO di Apple John Sculley (dal 1983 al 1993) ha prima sostenuto un repubblicano come Tom Campbell e poi un democratico come Bill Clinton. Uno degli ultimi contributi ai politici da parte dei dirigenti Apple è stato quello di Tony Fadell (di prossima uscita dall'azienda) a Barack Obama con 2.300 dollari.

Steve Jobs non si espone in prima persona ma le donazioni della famiglia Jobs, imputate alla moglie Laurene (che giovedì sarà festeggiata dai suoi amici di Facebook), sono tutte a senso unico.

Nel corso degli ultimi due anni i contributi ai politici di Laurene Jobs sono andati esclusivamente ai democratici, per un totale di 54.500 dollari secondo CampaignMoney oppure 52.300 dollari in base ai dati registrati da CQ – Congressional Quarterly.

Ma Steve Jobs è sempre stato democratico? Verrebbe da rispondere: "fino al midollo".

Una ricerca sul suo passato con Political Base rivela che nel lontano 1982 al deputato repubblicano Paul Norton "Pete" McClockey venne fatto un assegno da 1.000 dollari da parte di Steve Jobs.

Erano i tempi dei primi finanziamenti di Apple da parte di Mike Markkula, che con 250.000 dollari permise a Steve Jobs di inventare il Macintosh e tutto il resto. Makkula è stato poi il presidente della società di Cupertino tra il 1985 ed il 1997. Ebbene la candidatura al senato di McCloskey era supportata da Makkula e signora, forse l'investitore di Apple ha chiesto allora anche a Steve Jobs di dare una mano.

Curiosamente McCloskey passò al Partito Democratico nel 2007.



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