AMD e Transmeta a braccetto

09/07/2007 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Investimento finanziario di AMD che arriva come una boccata di ossigeno a chi sta da tempo diversi metri sotto il livello del mare.

Investimento finanziario di AMD che arriva come una boccata di ossigeno a chi sta da tempo diversi metri sotto il livello del mare.
 
Le sedi di AMD e Transmeta, nella Silicon Valley, si trovano ad un tiro di schioppo, l'una dall'altra. AMD a Sunnyvale e Transmeta a Santa Clara, meno di 4 km di autostrada tra i due produttori di microprocessori.

Uno è il secondo produttore al mondo di chip x86, dietro al gigante Intel, l'altro cerca di sfondare nel mondo dei processori a basso consumo ma la sua storia non è stata, finora, particolarmente fortunata.

Tra gli impiegati di Transmeta c'è stato anche l'inventore di Linux, il finlandese Linus Torvalds, che ha fornito il suo contributo dal 1997 al 2003.

Venerdì scorso AMD ha annunciato l'acquisto di 7,5 milioni di dollari di azioni Transmeta.

I bilanci di Transmeta sono in profondo rosso e questa "iniezione di fiducia" da parte di AMD è certamente utile a proseguire le ricerche in campo tecnologico.

Sì perché dallo scorso febbraio Transmeta ha ulteriormente ridotto la forza lavoro licenziando oltre un terzo dei dipendenti e decidendo di non produrre più i chip Crusoe ed Efficeon, focalizzandosi solo sui brevetti e licenze.

Transmeta si appresterebbe a tagliare di un ulteriore 15-20% il numero attuale degli impiegati, ponendo seri dubbi sul suo futuro.

Nell'ottobre del 2006 Transmeta ha fatto causa ad Intel per presunta violazione di dieci brevetti.

Inimicatasi Intel, alla partnership con AMD fa da preludio questo investimento da parte di AMD. I due avevano già collaborato in passato sulle tecnologie AMD64 e HyperTransport.

Il mercato ritiene che una più ampia sinergia tra AMD e Transmeta possa rendere più forte il secondo produttore di processori, al cospetto di Intel.

AMD poco meno di un anno fa comperava la canadese ATI il maggior produttore di processori grafici, pagandola 5,4 miliardi di dollari.



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