Amazon sfida Apple sui film online

08/09/2006 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Ieri è partito ufficialmente Unbox Video Downloads, martedì potrebbe essere la volta di Apple Movies. Che iMovie sia pronto a trasformarsi lo dice il cambio di un marchio registrato.

Ieri è partito ufficialmente Unbox Video Downloads, martedì potrebbe essere la volta di Apple Movies. Che iMovie sia pronto a trasformarsi lo dice il cambio di un marchio registrato.
 
Chi arriva primo, di solito, vince. Certo iTunes non arrivò per primo tra i jukebox musicali da dove comperare musica, eppure oggi domina largamente su tutti gli altri concorrenti.

00841b_amazonunboxvideoIeri Amazon, il più grande rivenditore online al mondo ha annunciato ufficialmente la partenza di Unbox Video Downloads, il nuovo servizio che vende online i film.

Dopo alcuni esperimenti come CinemaNow o Movielink, che finora non sono propriamente riusciti a sfondare, quello di Amazon è il primo sito di peso che in USA si getta nel mercato della cinematografia digitale.

La notizia circolava ufficiosamente da qualche settimana ma adesso, dopo l'esperimento Amazon Theater del 2004 dove si potevano scaricare gratuitamente alcuni cortometraggi d'autore, è l'ora dei lungometraggi.

Non solo film ma anche serie TV (a 2 dollari a puntata), esattamente come fa da mesi, con gran successo, iTunes Music Store in USA. Amazon si è accaparrata, tra i tanti titoli, la serie completa di Star Trek.

Come già sappiamo Apple sta lavorando per annunciare, probabilmente martedì, l'inizio delle vendite di film, come e con quale strumento è ancora non chiaro. Che cosa venderà sembra invece essere già trapelato, Apple sarebbe riuscita a convincere solo gli studios del gruppo Disney (anche grazie a Steve Jobs, che è il maggior azionista di Disney) oltre alla Lionsgate.

Amazon ha ottenuto il via libera da trenta studios principali (20th Century FOX, MGM, Focus, FOX Searchlight, Lionsgate, Paramount, Sony, Universal, Warner tra quelli citati), tranne Disney.

La battaglia si gioca, oltre che sul sistema migliore, anche sul prezzo. Apple vuole imporre poche tariffe fisse (se non una sola) mentre Amazon e altri assecondano le esigenze di Hollywood.

Quando in USA un film esce in DVD anche Amazon potrà permettere il download, le prime visioni costeranno 15 dollari, le altre un minimo di 8 dollari (gli affitti 4 dollari), ma la parola definitiva sul prezzo ce l'avrà l'editore cinematografico, in base a valutazioni completamente autonome.

L'"internazionalizzazione" di Amazon viene però usata a senso unico. Amazon dice di poter offrire una selezione di film internazionali (dalla Gran Bretagna, da Hong Kong, dalla Corea e dal Giappone) ma nessuna notizia riguardo all'accesso a Unbox da parte dei non statunitensi.

Amazon ha scelto le infrastrutture di Limelight Networks per distribuire i contenuti digitali. 

Con la tecnologia Unbox RemoteLoad un cliente di Amazon può scaricare un certo film su un PC (per esempio in ufficio, magari sfruttando la banda maggiore… pagata dall'azienda, ndr) e poi effettuare il medesimo download anche su un secondo computer. La qualità video scelta da Amazon è di 2,5 Mb al secondo e la codifica il VC-1 Advanced Profile. Con il file per computer Unbox scarica anche un file ottimizzato per un lettore portatile compatibile con Win Media (si cita ad esempio il Creative Zen Vision:M).

Il download è progressivo così si può cominciare a vedere il film dopo 5 minuti dall'ordine, senza dover attendere il download completo.

L'offerta di Apple potrebbe essere, inizialmente, non così ricca di titoli ma più omogenea: grazie alla vendita di qualche hardware che permetta la trasmissione wireless dal computer allo schermo dell'home theater ad alta definizione audio/video, oppure grazie ad un nuovo tipo di iPod con specifiche funzioni cinematografiche. Questo accadde con l'iPod per la vendita di musica, il successo poi trascino anche l'offerta musicale verso Cupertino.

Sarà ancora una volta iTunes Music Store (è ora di levare la parola Music, anacronistica ormai) a farsi carico delle vendite di film per Apple? O sarà iMovie che uscirà allo scoperto con un proprio negozio cinematografico?

00841c_applemoviesDi sicuro il sito di Apple è pronto. Come si vede dall'immagine accanto all'indirizzo apple.com/movies esiste qualcosa, non accessibile a noi "comuni mortali" per il momento, ma esiste. Fosse stata una pagina inesistente, come per esempio apple.com/settebit, si sarebbe ottenuto il semplice "page not found".

Il sospetto che non sarà iTunes ma iMovie (che per ora è un applicativo per Mac con cui montare i video casalinghi) a fare da piattaforma per i film viene dalla modifica del marchio registrato "iMovie" in Europa. Il trademark # 005269221 di Apple ha modificato il 22 agosto scorso la sua "destinazione d'uso".

Se prima il marchio di Apple poteva essere usato per la "classe internazionale 9" (hardware e software per computer) ora si applicano anche le classi 38, 41 e 42 corrispondenti ai servizi di telecomunicazione attraverso Internet, fornitura di musica digitale, editing video, servizi educativi e di intrattenimento, fornitura di pubblicazioni elettroniche ed online, affitto di hardware e software per computer.



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