Affitto dei film su iTunes entro l’anno… in UK

06/02/2008 15:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001C'erano dubbi? Nessuno, ma questa è la conferma ufficiale di Greg Joswiak, intervistato da un magazine britannico. "International" vuol dire sempre "anglosassone", la classifica di Apple non cambia.

C'erano dubbi? Nessuno, ma questa è la conferma ufficiale di Greg Joswiak, intervistato da un magazine britannico. "International" vuol dire sempre "anglosassone", la classifica di Apple non cambia.
 
Quando Steve Jobs ha annunciato che l'affitto dei film attraverso iTunes avveniva da subito negli Stati Uniti nemmeno si è sorpreso, quando ha annunciato lo sbarco anche sui mercati internazionali entro l'anno in molti hanno pensato alla Gran Bretagna.

03381c_jobsjoswiakmw08Ora la conferma.

"International" per Apple significa privilegiare sempre i mercati dove si parla la medesima lingua, in particolar modo quello britannico. E' già successo in molte occasioni passate.

Da un intervista a T3 di Greg Joswiak, responsabile del marketing mondiale di iPod ed iPhone (illustrato nell'immagine accanto mentre se la ride con Steve Jobs), si apprende adesso che Apple ha scelto di portare in Gran Bretagna il servizio di affitto dei film, entro il 31 dicembre.

Il minore degli sforzi anche in questo caso.

Ormai l'industria cinematografica ha allineato le offerte per USA e UK, tanto che ci si dimentica spesso e volentieri della divisione tra "region 1" e "region 2", ovvero America ed Europa. In Gran Bretagna è molto facile acquistare lettori di DVD "multi-region" in modo legale, per poter vedere film usciti nel formato NTSC dedicato agli Stati Uniti, anche quando l'uscita in DVD nel formato PAL tarda.

Ricordiamo che è ormai tradizione una presentazione di nuovi prodotti per Apple nella prima settimana di settembre, quello potrebbe forse essere il periodo giusto per il lancio a Londra (solitamente parallelo a quello di San Francisco) dell'iTunes Movie Rentals.

Rassegnamoci ad aspettare il 2009 per l'affitto dei film in altri paesi. Nemmeno val la pena di ipotizzare che l'Italia possa essere tra questi, anche se in molti ci sperano.

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