AAPL -5,32%. I grossolani alla ribalta
28/02/2007 07:00 CET
A meno che non ci si voglia fermare davanti al nudo e crudo dato numerico del ribasso del titolo Apple al Nasdaq, che ieri ha chiuso a 83,93 dollari (toccando 83,41 dollari nella giornata) facendo segnare un -5,32% rispetto a lunedì, sarebbe utile informarsi un po' di più.
Non vogliamo dare numeri a caso, vero? Non vogliamo seguire il modello di un importante telegiornale nazionale che, qualche anno fa, riuscì a dare la chiusura della borsa di New York City la sera del 4 di luglio (festa nazionale in USA, ndr).
Ieri il crollo della borsa cinese di Shanghai (-8,8% con analisi che lasciamo ai professionisti della finanza) ha trascinato tutti gli indici mondiali, nessuno escluso, al forte ribasso. Il "rosso" dominava sulla stragrande maggioranza delle azioni trattate in borsa. In un giorno sono stati bruciati 600 miliardi di dollari di capitalizzazione (222 miliardi di euro solo nel nostro continente).
Al Nasdaq il peggior titolo è stato Foster con addirittura un -21%.
Insomma il ritardo della Apple TV non è una buona notizia, ma c'è qualcuno che riesce a credere che una notizia di questo tipo possa far tracollare le borse di tutto il mondo?
Rifletteteci lettori, toglietevi le fette di prosciutto dagli occhi, è il caso di continuare a leggere certi (spesso sgrammaticati) commenti? Le alternative esistono, è ora di cambiare i siti preferiti nel vostro browser.