A9, senza gli uomini giusti perde tutto
03/10/2006 14:00 CET
Nei motori di ricerca sembrano vani gli sforzi dei concorrenti quando Google è così efficiente e creativo, tuttavia i piccoli (sono tutti "piccoli" al cospetto di Google) search engine possono far debuttare servizi utili a cui gli utenti di Internet si affezionano e tornano spesso a farne uso
Nel 2005, sotto la direzione di Udi Mander, il motore di ricerca di Amazon, A9, presentava un ambizioso progetto che univa all'utilità delle Yellow Pages (le pagine gialle) una rappresentazione ad immagini fotografiche delle facciate degli esercizi commerciali ricercati: Block View.
Si partiva con le dieci maggiori città degli Stati Uniti, poi diventarono venti. Una buona parte delle strade di città del calibro di San Francisco, Seattle, Dallas, Chicago, Boston o New York City erano fotografate automaticamente metro per metro da automezzi di Amazon dotati di apposite telecamere puntate sui marciapiedi.
Lo scorso febbraio Udi Mander passava da A9 a Google e, da allora, i pochi versanti creativi dei motori di ricerca alternativi a Google andavano sgonfiandosi.
A9 aveva lentamente ridotto le funzioni di Block View (chissà che fine hanno fatto i preziosi database di immagini? ndr) e da questa settimana il nuovo A9 non ospita più Block View.
E' difficile anche capirne le ragione dell'aborto di quello che molti definivano "l'unica cosa buona mai nata in un motore di ricerca diverso da Google".
Il portavoce di Amazon, Drew Herdener, informa che sono state fatte modifiche alle priorità dell'azienda di Seattle "per meglio soddisfare la clientela".
Da qualche tempo A9, dopo aver abbandonato Google, offre i risultati delle ricerche traendoli da Live Search di Microsoft.
Attualmente A9 è il 32esimo motore di ricerca nella classifica degli utenti statunitensi.