$ 170.000 in contanti nelle scatole di scarpe di Paul Devine
24/08/2010 07:00 CET
Le perquisizioni in casa dello spione di Apple hanno fatto emergere un grande quantitativo di contanti, probabilmente non usati come solette per rendere più confortevoli le passeggiate, ci sono poi casseforti e conti esteri.
Paul Devine, l’impiegato di Apple accusato di passare informazioni riservate a fornitori asiatici, oltre a diversi conti in banche estere, aveva anche diversi contanti in casa.
Gli agenti federali che hanno perquisito l’abitazione di Devine hanno trovato ben 150.000 dollari in scatole di scarpe più l’equivalente di 20.000 dollari in valuta estera.
Si è dichiarato non colpevole il manager di Apple alla sua prima udienza, il magistrato Howard Lloyd ha chiesto a Devine di trasferire i soldi posseduti all’estero in conti statunitensi e di depositare una garanzia di 600.000 dollari prima del suo rilascio, ma la difesa ha dichiarato che per ragioni logistiche potrebbe non essere un’operazione facile.
Inoltre Devine deve permettere l’accesso ad un paio di cassette di sicurezza a lui intestate.
Pochi giorni fa il presidente di una delle aziende asiatiche citate nel caso ha annunciato le dimissioni.