Da “antennagate” a “TGgate”: la visione dei TG su iPhone 4
19/07/2010 07:00 CET
Se Apple è più contenta dell’esserci a tutti i costi che dell’esattezza delle notizie che si danno, devono essere state stappate bottiglie di chinotto per festeggiare la rappresentazione che hanno dato i nostrani telegiornali della questione antennagate. Tutti i video.
All’ombra dei 40 gradi di questa estate c’è ancora l’appuntamento dei telegiornali della sera per l’italiano in vacanza ed il lavoratore indaffarato, un tempo utili ad informare sulle notizie della giornata.
Chi lo ha fatto via Internet ha avuto un ventaglio ampio di possibilità per sapere cosa è successo a Cupertino venerdì alle ore 19, c’e stata la nostra diretta della conferenza stampa e poi l’ufficializzazione nella registrazione video da 34 minuti di Apple.
Qui sono emerse alcune informazioni ufficiali da Apple, le possiamo commentare, possiamo dire che non ci convincono o che sono anche false (finché la libertà di stampa non sarà mai troppa), ma intanto le dobbiamo registrare, eccole:
1) “non siamo perfetti, noi lo sappiamo, e voi lo sapete”
2) “vogliamo soddisfare tutti i nostri clienti”
3) “l’iPhone 4 è il miglior prodotto di Apple, ne abbiamo venduti oltre 3 milioni in 3 settimane”
4) “negli ultimi 22 giorni abbiamo ricevuto segnalazioni di problemi all’antenna”
5) “altri smartphone hanno problemi identici a quelli che i video sul’iPhone 4 hanno mostrato”
6) “i telefoni non sono perfetti, ogni telefono ha punti deboli”
7) “le nostre imperfezioni sono state il punto di congiunzione delle antenne sul lato sinistro ed il calcolo impreciso delle barre di segnale sul display (la seconda risolta con l’aggiornamento iOS 4.0.1)”
8) “ancora non siamo riusciti a trovare una soluzione a queste debolezze fisiche, comuni a tutti”
9) “non pensiamo che sia un grosso problema dato che tutti i telefoni ne soffrono”
10) “lo 0,55% dei nostri clienti ha chiamato AppleCare per qualunque tipo di problema inerente l’antenna o la ricezione del segnale nell’iPhone 4″
11) “secondo il carrier più grande per gli iPhone, AT&T, solo l’1,7% degli iPhone 4 è stato restituito dai clienti insoddisfatti, contro il 6% degli iPhone 3GS”
12) “è vero che gli iPhone 4 su linea AT&T perdono un numero maggiore di telefonate degli iPhone 3GS, ma si tratta di meno dell’1% in aggiunta al dato del precedente modello”
13) “c’è un problema ma coinvolge un piccolo numero percentuale di utenti, noi comunque ci preoccupiamo di tutti”
14) “siccome Consumer Reports ha notato che il case bumper risolve il problema, va bene, fino al 30/9 ne invieremo gratuitamente uno a tutti o rimborseremo chi lo ha già comperato”
15) “non riusciamo a produrre tanti bumper e quindi, da settimana prossima, gli utenti potranno scegliere anche tra altri modelli”
16) “se gli utenti sono insoddisfatti, prima o dopo il case gratuito, il rimborso è assicurato” (si citano 30 giorni senza penalità per gli USA, ma altrove le garanzie nazionali potrebbero essere anche superiori)
17) “un piccolo numero di utenti ha segnalato problemi al sensore di prossimità e prossimamente uscirà un aggiornamento software”
18) “un po’ di iPhone 4 bianchi arriverà dalla fine di luglio, poi aumenteranno le quantità”
19) “dal 30 lulgio l’iPhone 4 sarà disponibile in 17 ulteriori nazioni [Australia, Austria, Belgio, Canada, Danimarca, Finlandia, Hong Kong, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Nuova Zelanda, Olanda, Singapore, Spagna, Svezia e Svizzera], le stesse 17 nazioni già citate in precedenza meno la Corea per lungaggini nelle approvazioni governative”
20) “quando commettiamo degli errori, che a volte capitano, lavoriamo duramente per risolverli, quando ci riusciamo i nostri clienti ci danno la soddisfazione di restare con noi”.
Steve Jobs ha fatto una figura quasi perfetta per temi affrontati e toni usati, poi ha aggiunto questa criticabile frase: “forse dovremmo mettere una muraglia di addetti alle pubbliche relazioni per tenere le critiche lontane da noi, ma non lo facciamo”. Povere PR di Apple! Gli “oggetti” nelle mani di chi crede che questa figura professionale non debba servire a spiegare meglio i prodotti ma a fare da bumper (come il case dell’iPhone 4, un paraurti gommato) per assorbire tutte le richieste e facendole sparire nel nulla, raccontando balle o depistando, non deve essere certo il miglior lavoro del mondo. Ma Apple li vede così e loro, che sanno di non poter mai usare del loro per essere più efficaci possibili, si adattano. Tutta la nostra comprensione per queste persone, anche se siamo i primi a subirne la politica aziendale sbagliata.
Ma chi ha seguito i TG dei nostri canali nazionali che cosa ha appreso dell’iPhone 4? Li abbiamo visti tutti e vi riassumiamo i concetti per il vostro giudizio. Avranno riportato quello che è veramente successo venerdì?
A Cupertino c’erano decine di televisioni USA per testimoniare le dichiarazioni di Apple e, nonostante le note discriminazioni fatte su chi può o non può seguire questi eventi, accontentiamoci. Ecco però cosa hanno saputo gli italiani dai telegiornali, andando in ordine di telecomando e proponendovi i link diretti per seguire gli streaming (a volte Flash ed a volte Silverlight, nessuno compatibile con iPad/iPhone/iPod touch).
Dal 27esimo minuto del TG1 di venerdì sera il titolo “I-Phone” non poteva mancare e poi al servizio di Francesco di Mario ne è stato abbinato un secondo di Francesca Oliva sui flop storici, per Apple si è citato Lisa e Newton. Nel primo servizio è stato detto che “la corona in acciaio satinato che circonda l’iPhone 4″ (non è satinato, è lucido) ha un problema e che si avranno 30 giorni per restituirlo.
Dal 22esimo minuto del TG2 di venerdì sera nessun servizio, tuttavia nel commento del conduttore in studio è stato detto che ben pochi clienti si sono rivolti ad Apple ma che il problema è stato rilevato dalle riviste specializzate.
Dal 28esimo minuto del TG3 di sabato sera è toccato alla corrispondente Giovanna Botteri da New York City a raccontare quanto sucesso, non prima dell’introduzione di Maria Cuffaro da studio: “per l’Apple l’immagine è tutto, Steve Jobs si è dovuto scusare in pubblico e promettere che Apple fornirà custodie gratis a tutti i possessori dell’iPhone 4, con un difetto di fabbrica”. La Botteri ha fatto un operazione furba, aveva già preparato un pezzo di poco più di un minuto, semplicemente prendendo da YouTube una delle tante biografie non autorizzate di Steve Jobs e traducendola come se tutte le leggende fossero vere, poi ci ha aggiunto in testa ben 39 secondi di: “magro, ieratico è salito sul palco dell’anfiteatro che la Apple ha costruito all’interno del suo edificio a Cupertino in California, per confessare di avere sbagliato e di essere imperfetto come tutti, il suo nuovo gioiello, l’iPhone 4, non funziona, ma l’enigmatico e misterioso Steve ha già pronta la soluzione”. Sì, finisce così, ma nella seconda parte, sulla “storia di Jobs”, la corrispondente della RAI ha voluto per forza aggiungere che la NeXT si era occupata di animazione computerizzata! Che sia Pixar, invece?
Dal 16esimo minuto del TG5 di venerdì sera nessun servizio, ma nel commento del conduttore in studio è stato detto che sarà data una custodia speciale ai clienti per risolvere il difetto dell’antenna.
Dal 21esimo minuto del TG La7 di venerdì sera, che titolava “iPhone/4″ (ci mancava questa variante fantasiosa) Daniela Grandi racconta che l’ultima versione è nata difettosa e che Apple l’ha ammesso, ad una percentuale minima di utenti sarà fornita una custodia gratuita che dovrebbe migliorare le prestazioni del telefono. Il problema era stato inizialmente negato, poi minimizzato ed infine confessato.
Nessuna notizia per i “supergiovani” di Studio Aperto che devono pensare alle pantere nei boschi laziali oppure ai dischi volanti, idem per le “pensionate di Voghera” del TG4 che devono sapere che in Italia va tutto bene ed i prezzi calano.
Citiamo anche Sky TG24 di venerdì sera, nonostante il canale sia ricevibile via satellite oppure in streaming ed in qualche occasione sul canale Cielo del digitale terrestre. Un servizio di Maria Cristina Boschetti sull'”iPhone4″ dice che il telefono ha problemi di ricezione e che, con una strategia vecchio stampo, ha allontanato lo spettro della class action.
Sempre da Sky TG24 alla rassegna stampa delle prime pagine di sabato (al quarto minuto) si mostra da Il Sole 24 ORE solo la foto dell'”antennagate” con Jobs, sintetizzando che c’è stato un “mea culpa a metà di Jobs”.
Ad Apple piacendo, ammesso che a Cupertino arrivino mai queste notizie. Intanto arriveranno laggiù tramite noi.