Timide aperture del paragrafo 3.3.2 di iOS agli interpreti
14/06/2010 15:30 CET
Flash resta sempre fuori dai dispositivi portatili di Apple, spiraglio invece per Lua.
Adobe si è già rassegnata, ha già smesso di sviluppare il convertitore basato su ActionScript 3 per le applicazioni Flash che Apple non vuole vedere in iPad/iPhone/iPod touch.
E’ la sezione 3.3.2 dell’iPhone Developer Program License Agreement che è stata al centro delle discussioni per mesi, questa nella penultima versione era intransigente e vietava qualunque tipo di interprete di codice che non fosse riconosciuto dalle API ufficiali. La nuova versione distribuita al WWDC e rivelata da Apple Outsider aggiunge che, con il consenso scritto di Apple, si può introdurre codice da interpretare in modo limitato solo per assecondare gli scopi dell’applicazione.
Gli esperti vedono una breccia dove può passare il linguaggio Lua. Ancora strada sbarrata per Flash e tale, almeno per coerenza, resterà da parte di Apple. Steve Jobs aveva spiegato con 6 ragioni perché era buono e giusto liberarsi di Flash, mentre la tesi di Adobe era di poter sviluppare una volta per più piattaforme.
Ottenere deroghe scritte sembra la più irta delle strade, ma almeno si ammette che esiste. Lo scoraggiamento di percorrerla dovrebbe colpire anche i più audaci che necessitano di questa “limitata” interpretazione, ma chissà se vedremo mai qualcuno che sfrutterà l’occasione?
Resta sempre sulla bocca di tutti la possibilità che l’antitrust USA voglia occuparsi delle tattiche di dissuasione di Apple di usare soluzioni non gradite per lo sviluppo di software per piattaforma iOS o dei dati analitici per i banner pubblicitari esterni alla nuova struttura iAd. Niente di ufficiale esiste, ad oggi. Negli Stati Uniti, ovviamente, non sono vietati i monopoli ma l’uso scorretto che se ne fa.
Mancano solo 7 giorni al rilascio di iOS 4. Flash si potrà visualizzare sui dispositivi iOS attraverso scorciatoie (che in verità allungano il percorso) come “Cloud Browse“.