Apple, ok a censura WAPI pur di dare Wi-Fi agli iPhone cinesi
04/05/2010 10:00 CET
Lo smartphone non sarà più limitato in Cina, pochi giorni fa è stato approvato l’uso del Wi-Fi pur con il sistema di censura che piace a Pechino.
In Cina Apple ha dovuto vendere l’iPhone senza il Wi-Fi, perché l’accesso ad Internet in quel paese è più che controllato e mettere a disposizione dell’utente un dispositivo con questo accesso era contro le regole nazionali.
Grazie alla segnalazione di PC World sappiamo che a Cupertino si sono piegati all’utilizzo di WAPI – WLAN Authentication and Privacy Infrastructure, un protocollo di controllo e censura di ogni accesso al web se fatto dagli smartphone. Legge locale che segue il filone del Great Firewall, dove si incagliano tutte le informazioni non gradite al regime e non raggiungono i cittadini che hanno voglia di conoscere la verità delle cose da Internet.
Come è noto Google si è ribellata alle censure cinesi (non lo stesso altrove) ma altre aziende come Apple hanno troppi interessi locali (per esempio una ventina di Apple Store da aprire entro il 2011) e non ha proprio alcuna intenzione di alzare la bandiera della democrazia, basta quella del consumismo in un paese con 404 milioni di collegati ad Internet (346 milioni in banda larga e 233 milioni via rete cellulare).
Come vedete dall’immagine sottostante l’ente normativo locale ha dato il via libera ad Apple per l’utilizzo quinquennale delle frequenze in MHz 885-915, 1.710-1.755, 1.920-1.980, 2.400-2.483,5 comprendendo le reti GSM, WCDMA, Bluetooth e Wi-Fi, sul modello A1303.